Electrolux: firmato accordo per 80 esuberi, li assume Roncadin

Firmato questa mattina l'accordo tra Electrolux Italia e Roncadin per un programma di ricollocazione professionale dei dipendenti della multinazionale svedese in esubero. Si tratta di circa 80 persone che potranno transitare nell'azienda che produce pizze surgelate nello stabilimento di Meduno.
«Questo accordo è frutto del lavoro costante di Electrolux nel ricercare in questi quattro anni, soluzioni sostenibili che potessero garantire una continuità occupazionale per i nostri dipendenti, in una realtà aziendale solida - ha commentato Ernesto Ferrario, amministratore delegato Electrolux Italia. Il percorso fatto sino ad ora è stato complesso, in un contesto industriale difficile, ma sono molto soddisfatto perché con questa firma abbiamo portato a termine e mantenuto fede agli impegni sottoscritti».
«Roncadin conferma il suo impegno a investire nel territorio, come ha sempre fatto fin dalla sua nascita - ha spiegato Edoardo Roncadin, presidente dell'azienda che soltanto lo scorso mese di settembre ha subito un devastante incendio, che ha distrutto due terzi degli impianti -. Superato il colloquio di valutazione iniziale e dopo un periodo di prova di massimo due mesi, assumeremo a tempo indeterminato i dipendenti Electrolux che vorranno diventare parte della nostra grande famiglia, per lavorare con noi alla realizzazione concreta dei piani di crescita di Roncadin. Siamo felici di poter avere così un ruolo effettivo nel salvaguardare l'occupazione e lo sviluppo della zona pedemontana».
«Soddisfazione» per l'accordo è stata espressa dal Presidente di Unindustria, Michelangelo Agrusti, il quale ha posto l'accento sull'«ottimo lavoro svolto dal management Electrolux affinché la più importante azienda del territorio restasse a Porcia. Non era una cosa scontata, non è stato semplice, ma alla fine grazie al sostegno di Regione e Governo, è stato individuato un accordo che consente alla multinazionale di continuare a produrre nel Pordenonese».
Riferendosi infine all'area dismessa di Porcia in attesa di ricollocazione, il Presidente ha aggiunto che Unindustria «proseguirà nella ricerca di soluzioni per la reindustrializzazione di un compound molto attrattivo in quanto già strutturato e organizzato. Non demordiamo - ha concluso - un'area così grande non può restare così a lungo inutilizzata».
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