Disastro di Genova, sequestri della Gdf al Ministero, al Provveditorato e Spea

ROMA. La Guardia di finanza sta eseguendo un decreto di sequestro emesso dalla procura di Genova che riguarda tutta la documentazione relativa al ponte Morandi. Le Fiamme gialle sono nelle sedi del Ministero delle Infrastrutture e nel suo ufficio ispettivo territoriale di Genova, nella sede del Provveditorato delle opere pubbliche di Liguria, Piemonte e Val d'Aosta, e della Spea Engineering spa. I sequestri stanno avvenendo a Roma, Milano, Firenze e Genova.
La ricostruzione «la deve fare Autostrade perché sono loro concessionari fino a quando non c'è una nuova legge che dice che deve farla qualcun altro, noi aspettiamo quello che ci dirà il Governo. Per ora il mio interlocutore è Autostrade». Lo ha detto stamani il sindaco di Genova Marco Bucci intervistato da Rtl 102.5 questa mattina durante 'Non Stop News'.
Bucci ha sostenuto che «se Autostrade si mette d'accordo con gli altri due fanno una associazione temporanea d'impresa, e lo possono fare, va benissimo». Sul progetto presentato da Renzo Piano, Bucci ha detto: «li mettiamo tutti insieme intorno un tavolo e li facciamo lavorare, questo è quello che vuole la città. La città non vuole battaglie politiche ma un ponte di altissima qualità il più in fretta possibile. Io rappresento la città e starò in piedi di fronte a tutti a dire queste cose». Il sindaco ha poi affermato che «o io o il presidente Toti sentiamo il Governo tutti i giorni, siamo in ottimi rapporti con il Governo.
Stiamo lavorando tutti i giorni per cercare di mettere assieme un team di progettisti e aziende che diano una soluzione per Genova. Io sono qui per trovare una soluzione, non per fare battaglie politiche». Comunque, ha detto ancora Bucci, «la città si sta riprendendo bene, esclusi gli sfollati che hanno ovviamente un problema, per gli altri la vita non è cambiata. Abbiamo qualche problema di mobilità ma abbiamo fatto moltissimi cambiamenti e li stiamo risolvendo. Le due strade nuove che verranno fuori fra circa 15-20 giorni risolveranno e daranno un contributo molto importante alla scorrevolezza del traffico. In sei giorni abbiamo dato le prime case agli sfollati, in otto giorni abbiamo aperto la prima strada, secondo me Genova sarà l'opportunità per far vedere la nuova Italia, un nuovo Rinascimento».
Idea diversa ha espresso governatore della Liguria, Giovanni Toti. «Per un volta possiamo farla semplice: Autostrade apre il cantiere e paga il conto. Fincantieri costruisce il ponte (se serve con altre primarie imprese necessarie per il loro know-how). Renzo Piano regala a Genova il disegno di un ponte bellissimo. Così, senza polemiche, la città può riavere in fretta un’opera indispensabile, sicura e meravigliosa. Così si onora davvero chi ha perso la vita».
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