Del Vecchio su Greco: "Ha fatto bene, ma ha detto sciocchezze"

"Con gli azionisti non ci sono mai stati conflitti: è una scelta sua". Così Leonardo Del Vecchio, azionista con circa il 3% di Generali, commenta l'uscita dell'ad Mario Greco e il passaggio a Zurich, aggiungendo che "anche io avrei fatto quello che ha fatto lui, però non avrei detto le sciocchezze che ha detto lui".
Sulla decisione di Greco di lasciare il Leone per diventare ceo di Zurich, Del Vecchio nota che "se uno esce da numero due (del gruppo elvetico, ndr) e viene in Italia da Generali e poi rientra come numero uno, anch'io avrei fatto la stessa cosa". D'altro canto, aggiunge Del Vecchio, "devo dire che quando uno esce è chiaro che dichiara quello che vuole. Se io mi lascio dalla moglie, non dico che mia moglie è la piu' brava donna del mondo, dirò che ha qualche difetto. E' una scelta sua che coincide - combinazione - con il fatto che lui prima" era a Zurich. Pero' - aggiunge "non avrei detto le sciocchezze che ha detto lui, tipo dire che lo volevano cacciare via. Perché non è assolutamente vero. Aveva un contratto sul tavolo da due mesi, se voleva lo firmava".
Meglio dunque ora un amministratore delegato interno o esterno? "Tutte e due le soluzioni vanno bene" afferma Leonardo Del Vecchio, sulla successione all'amministratore delegato Mario Greco, aggiungendo che "per un azionista prima si mettono a posto le cose e meglio è".
Quanto alla presidenza Galateri, il numero uno di Luxottica, spiega: "La presidenza nelle aziende cambia poco, il presidente in un'azienda come Generali ha importanza dal punto di vista della condizione, della gestione, della trasparenza, del rispetto delle leggi: in questo è molto importante che sia bravo, sia ferrato, per il resto è il capo azienda che conta". L'ipotesi di un cambio non solo dell'ad ma anche del presidente della compagnia quindi non convice il patròn del colosso dell'occhialeria che conferma la sua fiducia a Gabriele Galateri.
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