Cimice asiatica, via libera alla vespa samurai salvaraccolti

Dal Ministero dell'Ambiente è arrivata la firma al decreto che autorizza Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia al rilascio in campo aperto dell'insetto antagonista naturale della cimice. L'insetto killer ha provocato danni per 740 milioni lo scorso anno nei campi italiani di frutta ortaggi e mais

VENEZIA. Arriva il via libera alla diffusione della vespa samurai, nemica naturale della cimice asiatica, l'insetto killer che ha provocato danni per 740 milioni lo scorso anno nei campi italiani di frutta ortaggi e mais. Lo fa sapere la Coldiretti, nel sottolineare che è stato firmato il Decreto ministero dell'Ambiente per l'inizio sperimentale della lotta biologica. Il provvedimento autorizza l'immissione dell'insetto nelle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e nelle provincie autonome di Bolzano e Trento.

Obiettivo della diffusione di centinaia di migliaia di esemplari della minuscola vespa, spiega la Coldiretti, è salvare i raccolti italiani e fermare l'invasione della cimice asiatica che ha già iniziato ad attaccare i frutteti in un anno particolarmente difficile caratterizzato dal moltiplicarsi di eventi estremi, dal gelo alla siccità fino alla grandine. Il via libera all'insetto antagonista apre nuove prospettive, anche se ci vorrà tempo prima di avere risultati.

È per questo motivo che alla lotta biologica con la vespa samurai si deve affiancare, conclude la Coldiretti, il sostegno delle Istituzioni alle imprese, per indennizzare i danni della cimice nel periodo transitorio.

In Emilia-Romagna sarà liberato un piccolo esercito di oltre 65mila esemplari di vespa samurai in circa 300 siti sparsi in tutto il territorio regionale. Prosegue intanto la raccolta delle domande per il rimborso dei danni causati dalla cimice nel 2019, ricorda la Regione: a disposizione ci sono gli 80 milioni di euro stanziati dall'ultima legge di bilancio per tutti i territori delimitati a livello nazionale, di cui 40 milioni per quest'anno e l'altra metà ripartita in due tranche da 20 milioni ciascuna per gli anni 2021 e 2022.

«Se le disponibilità si rivelassero insufficienti a coprire tutti i danni accertati alle aziende agricole emiliano-romagnole - afferma l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi - torneremo a sollecitare il governo per incrementare la dotazione finanziaria prevista affinché tutte le aziende che rientrano nei criteri per beneficiare degli indennizzi siano adeguatamente ristorate». Proprio oggi la Cia di Ferrara ha denunciato gli ultimi e recenti attacchi della cimice asiatica alle colture di pere chiedendo più risorse.

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