Cciaa Pordenone Udine: si unanime alla giunta. Ecco la squadra di Da Pozzo

Iniziato la scorsa primavera, il lungo iter per il rinnovo degli organi della Camera di commercio di Pordenone Udine si è concluso ieri con l’elezione della giunta esecutiva, eletta all’unanimità dal consiglio.
Nell’organo esecutivo, presieduto da Giovanni Da Pozzo, sono entrati Michelangelo Agrusti e Massimo Paniccia in rappresentanza dell’industria, Fabio Pillon per il settore del turismo e commercio, Eva Seminara e Silvano Pascolo per l’artigianato, Gino Vendrame per l’agricoltura e Michela Vogrig per la cooperazione., che dopo 14 anni torna ad essere rappresentata nel massimo organismo della Cciaa e l’ingresso di due donne. Come previsto, niente sedia per Confindustria Udine. Le critiche della vigilia firmate da Piero Petrucco, il rappresentante di palazzo Torriani in consiglio camerale (ieri assente giustificato per impegni pregressi), sono rimaste inascoltate.
Uno sgarbo nei confronti degli industriali friulani? Non a sentire il presidente Da Pozzo che alla querelle ha fatto riferimento prendendola alla lontana, ricordando che «sia la norma che il decreto del presidente della Regione non fanno riferimento alle associazioni di categoria ma ai settori». E i settori, nella nuova giunta della Cciaa friulana, sono pienamente rappresentati. Industria compresa: conta infatti sulla presenza di Michelangelo Agrusti e Massimo Paniccia. Industriali entrambi, uno di Pordenone, l’altro di Udine, così da rispettare anche la rappresentanza territoriale. Questione dunque chiusa, almeno pallottoliere e norme alla mano, quanto ai rapporti invece, quella è un’altra storia. L’auspicio generale espresso ieri dal presidente Da Pozzo è che «in un concetto di sistema dove abbiamo vissuto equilibri instabili si trovi una ricomposizione». «Tutti i comparti economici hanno una qualificata rappresentanza nella giunta così come nel consiglio» ha aggiunto il presidente indicando, tra i primi impegni del nuovo esecutivo, l’unificazione di I.ter e Concentro in una consortile unica che governerà la promozione nell’ambito di entrambe le due province. Territori che «hanno troppe affinità per non essere complementari» ha aggiunto ricordando come in «cinque anni siamo riusciti a realizzare un’ ottima integrazione che confidiamo in futuro possa continuare a dare frutti in termini di servizi alle imprese e sviluppo ai territori».
Agrusti, confermato nel ruolo di vicepresidente, ha evidenziato dal canto suo il non secondario ruolo dell’ente sui fronti del sostegno «a tante iniziative che avvengono nella nostra società, soprattutto nel mondo della cultura» e del supporto «alla formazione dei giovani e della loro miglior preparazione per entrare nel mondo del lavoro e delle imprese». E’ quindi intervenuto Paniccia ricordando come «cinque anni fa, quando la Cciaa si univa, eravamo a inflazione zero e tassi zero: la sfida più importante sembrava quella di integrare in modo virtuoso i due territori. Una sfida stravinta. Oggi che i due territori collaborano al meglio, ci troviamo in uno scenario di guerre, inflazione e tassi elevati ed energia carente. Se resteremo uniti e determinati a dare un servizio qualificato alle imprese, forse vinceremo anche questa seconda sfida». Hanno chiuso Pascolo, sottolineando il percorso di coesione e gli ottimi rapporti personali che si sono instaurati - «una base forte e positiva per il lavoro della nuova giunta» - e infine Vogrig ha assicurato il sostegno della cooperazione all’ente: «In un momento storico come questo, volentieri portiamo il contributo da un sistema con un dna che parla di economia sociale, di sviluppo sostenibile e che valorizza i territori».
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