Canapa in edilizia: sono made in Friuli i mattoni “verdi”

Il Consorzio Meleretum pronto a fornire la materia prima. In Fvg sono una trentina le aziende che coltivano le piante
Davide Francescutti
Loris Mestroni nel suo campo di canapa
Loris Mestroni nel suo campo di canapa

Coltivare la canapa per utilizzarla in edilizia, sfruttando le doti della sua fibra: è questo l’obiettivo dei produttori del Friuli Venezia Giulia di questa duttile pianta, di cui se ne conoscono molteplici usi (tra leciti e altri vietati dalla legge, come noto) ma che sempre più in futuro potrà dare una mano al settore edile con soluzioni strategiche anche per il contenimento della CO2.

Luoghi centrali di questo progetto appena avviato sono Mereto di Tomba - dove ha sede il consorzio Meleretum che riunisce oltre 30 aziende regionali che coltivano circa 15 ettari come test puntando ad arrivare a regime a 200 ettari - e Valvasone Arzene in cui in una sorta di “stati generali” della tematica, organizzati dall’Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia (Ape Fvg), c’è stata un’interessante apertura da parte della Regione. «L'introduzione di una filiera di nuovi biomateriali - ha dichiarato nel suo intervento l'assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Cristina Amirante - come la fibra di canapa che è a chilometro zero in quanto può essere prodotta sul territorio, rappresenta la chiave di volta per arrivare a una edilizia totalmente sostenibile che non significa soltanto minor consumo di suolo e pratiche di decostruzione». Il tema troverà spazio nel prossimo nuovo Piano regionale di governo del territorio e nella nuova normativa urbanistica.

L’idea è realizzare dei mattoni ecologici (unendo fibra di canapa, calce e acqua) con vantaggi quali come l'elevata resistenza, la durabilità e l'eccellente isolamento termico e acustico. «Inoltre la canapa - sottolinea Loris Mestroni, presidente di Ape Fvg e fondatore di Meleretum insieme a Germano Scarpa presidente di Biofarma Group (che utilizza l’olio di canapa in ambito farmaceutico, ndr) - presenta vantaggi ambientali come la bassa richiesta di acqua per la coltivazione, l'assenza di trattamenti fitosanitari, l'elevata velocità di crescita che assorbe il doppio di CO2 rispetto agli alberi e la possibilità di stoccarla tramite le sue fibre in materiali edili per decenni, per diminuirne la concentrazione in atmosfera». A parlarne nel convegno vari relatori, moderati dal direttore dell’Agenzia Matteo Mazzolini. Con Mariaelena Alessandrini dell’azienda Edilcanapa di Teramo, tra gli intervenuti al convegno, è iniziato un dialogo che potrebbe portare prossimamente alla nascita dei primi bio mattoni con canapa friulana. «In questa prima fase - spiega Mestroni - potremmo conferire il nostro materiale a loro che hanno già tutte le tecnologie produttive necessarie. Per realizzare i mattoni si utilizza il canapolo, la parte legnosa e fibrosa della pianta. Unita in egual misura alla calce e impastata con acqua, che può anche essere salata, dà vita a un materiale eccezionale». Sono due le varietà di canapa principalmente coltivate sul territorio regionale. «Si tratta della Earlina e della Henola - conclude Mestroni - le quali sono molto produttive in quanto varietà monoiche, ovvero che si autofeconda avendo sulla stessa pianta fiori maschili e femminili. Della canapa non si butta via niente, per questo è soprannominata “il maiale verde”». Tra i relatori anche Gaia Dorigo (Ersa Fvg), Norbert Lantschner (esperto di temi ambientali e ideatore di CasaClima) e Fabrizio Urru (Ape Fvg). Svolta anche una tavola rotonda con lo stesso Mestroni, Gianpiero Casagrande di Zanette Group, specializzato nella produzione di prefabbricati e Piero Petrucco vicepresidente e amministratore delegato di Icop nonché presidente della Federazione dei costruttori europei. Presente anche il consigliere regionale Markus Maurmair, mentre per il Comune di Valvasone Arzene ha fatto gli onori di casa l’assessore all’Ambiente ed Energia Tiziano Avoledo, che ha evidenziato come l’amministrazione sia sempre in prima linea nel promuovere pratiche ecologiche e sostenibili e contribuire alla riduzione delle emissioni climalteranti. Sostegno al convegno di Banca 360 Fvg rappresentata dal vicepresidente Lino Mian.

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