«Berco fabbrica strategica, non chiudiamo»

«Voglio rassicurare tutte le persone che lavorano in Berco: non vogliamo perdere nessuno, le competenze sono la nostra forza. La proprietà Thyssenkrupp ha definito Berco un asset strategico su cui continuerà a investire». Ieri l’amministratore delegato della Berco, Piero Bruno, è intervenuto in conferenza stampa per fare chiarezza e lanciare un messaggio ai 229 dipendenti dell’azienda di borgo Padova, «dove si mangia pane e sottocarro da cent’anni», con fatturato da 400 milioni di euro prodotto a Castelfranco e nella sede principale di Copparo.
Gli ammortizzatori
Dopo l’allarme lanciato dai sindacati sulla richiesta della cassa integrazione ordinaria al posto del contratto di solidarietà (strumento più equo per la forza lavoro secondo i rappresentanti sindacali) Bruno ha precisato che «dobbiamo ricorrere alla flessibilità ma lo strumento è ancora allo studio, ci riserviamo di prendere la decisione migliore, scegliendo tra il contratto di solidarietà e la cassa integrazione nel corso di un ulteriore confronto con i rappresentanti sindacali. Riteniamo che questa decisione possa essere presa già nel mese di febbraio». Il ricorso alla flessibilità per Berco è inevitabile: «In questa fase di contrazione dell’economia mondiale dobbiamo fare dei sacrifici tutti insieme». L’amministratore, citando i vari numeri dell’azienda, ha ricordato che «negli ultimi dodici mesi l’azienda ha ridotto del 27% il costo del management aziendale oltre ad aver investito 10 milioni di euro nella ricerca. Ora vogliamo continuare a valorizzare il know how acquisito, anche grazie agli investimenti nella formazione del nostro capitale umano».
I numeri
Bruno ha messo in evidenza che, in una congiuntura economica sfavorevole, Berco si trova a un punto si svolta positivo: «Grazie agli sforzi che abbiamo fatto tagliando gli sprechi e investendo anche in nuovi prodotti per continuare a essere competitivi possiamo guardare al futuro senza più utilizzare una parola ricorrente che ha terrorizzato tutti dal 2008 al 2018: la parola è ristrutturazione».
Il futuro
Bruno ha assunto la guida di Berco dal 2 ottobre 2018, lavorando per rendere il business sostenibile. «Proprio grazie all’agilità che abbiamo raggiunto, riducendo i costi, abbiamo aumentato la redditività di oltre il 20%, ridotto gli incidenti del 65 per cento, ora l’andamento del mercato mondiale ci chiede di fare agli sforzi ma finalmente la nostra struttura organizzativa non è più in discussione». Il manager ha sottolineato che «Berco con Forget Technology è il più grosso gruppo mondiale nella forgiatura, è molto più forte di prima, Thyssen considera Berco un elemento chiave perché, grazie agli investimenti in ricerca e sviluppo, siamo considerati la Silicon valley del sottocarro». In questo periodo «dobbiamo essere in grado di seguire i repentini cambiamenti del mercato e stiamo cercando di capire che implicazioni avrà il corona virus per i nostri clienti». —
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