Banco-Bpm: volano i titoli sulla fusione fra 7 giorni

"Il nostro progetto non nasce perché c'é un decreto sulle Popolari, io ne parlavo anche prima. Il concetto è che insieme possiamo diventare una grande banca" dice l'ad del Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti, in merito al progetto di fusione con Bpm, a margine di un convegno della Fabi.
E la fusione sembra davvero vicina. L'ad della banca veronese ha dichiarato che gli istituti stanno lavorando per chiudere l'operazione per il weekend del 20-21 febbraio.
L'annuncio potrebbe arrivare dunque fra pochi giorni. Saviotti e Giuseppe Castagna, ad di Bpm, hanno escluso il ricorso all'aumento di capitale per sostenere l'operazione. Ora resta da sciogliere il nodo dei paletti indicati dalla Bce proprio sulle modalità del matrimonio. Ma sulla recente visita alla Bce, Saviotti ha spiegato: "Il nostro saluto a Francoforte è stato per informarli su cosa stiamo facendo e dove siamo arrivati. Torneremo quando ci saremo finalmente dati la mano, saremo una nuova banca e ci saranno discorsi più approfonditi".
"Sono loro a decidere", ha ricordato Saviotti, riferendosi alla Bce. Quanto ai tempi della trattativa, il banchiere ha poi sottolineato che "le cose bisogna farle bene fino all'ultimo, ci sono ancora alcuni punti che sono da perfezionare, ma non credo che saranno tempi biblici, anche perché restare sul mercato con questa volatilità rappresenta dei rischi".
"Lavoriamo, andiamo avanti. Secondo me è inutile mettere fretta, stiamo lavorando per quell'obiettivo" ha chiarito anche Castagna che ha dichiarato che Bpm manterrà la sua identità, parlando di un lasso di autonomia che va dai 3 ai 6 anni. Castagna ha anche ammesso che quella delle nozze col Banco e' al momento l'unica strada battuta da Bpm ("Se siamo andati avanti su questo filone e' questa l'indicazione", ha chiarito) e respinge l'idea che la Bce abbia messo 'paletti' all'operazione ("I paletti non so come siano usciti fuori", ha sottolineato, precisando che, ad esempio sulla governance, dalla Bce non e' arrivata "nessuna indicazione precisa").
Alla banca centrale, ha aggiunto, "abbiamo presentato l'operazione, quello che ho detto al mercato l'ho detto anche alla Bce". Castagna ha poi notato che non sono previsti altri viaggi a Francoforte. "Diamo tempo al regolatore e ai mercati, non c'e' nessuna urgenza, nessuna fretta - ha proseguito il banchiere - Ci sono degli interessi coinvolti, e' meglio continuare a lavorare. Avremo preferito mercati più tranquilli ma stiamo andando avanti - ha concluso - C'e' una sensibilità forte, non si puo' mettere fretta e ci vuole rispetto, non dipende solo dalla volonta' delle due parti che stanno dimostrando di voler andare avanti".
A Piazza Affari volano i titoli delle due banche: Banco Popolare mostra un balzo dell'9%, mentre Bpm mette a segno un progresso di oltre il 5%.
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