Atlantia, a settembre l’utile scivola del 15%, la tragedia di Genova pesa finora 350 milioni di euro

Nella nota si avvisa dei potenziali rischi derivanti dalla contestazione di «presunto grave inadempimento agli obblighi convenzionali pervenuta ad Autostrade per l'Italia dal Ministero delle Infrastrutture» e dall'eventuale attivazione dei procedimenti «di decadimento della convenzione»
Giovanni Castellucci, ad di Atlantia
Giovanni Castellucci, ad di Atlantia

TREVISO. Sono i primi conti dopo il crollo del Ponte Morandi. Il peso della tragedia finora ammonta a 350 milioni, tanti sono i danari che la holding di infrastrutture ha deciso di accantonare per far fronte agli oneri direttamente connessi al collasso del Viadotto Polcevera avvenuto il 14 agosto a Genova.

«In attesa degli esiti degli accertamenti in corso circa il crollo di una sezione del Viadotto Polcevera di Genova, sono impattati dai previsti costi di ripristino dello stesso e dai costi in relazione alle conseguenti iniziative intraprese da Autostrade per l'Italia per Genova (la cui stima preliminare al 30 settembre 2018 è pari a 350 milioni di euro)» dice la nota del cda. «Si ritiene doveroso evidenziare potenziali rischi – si legge ancora - derivanti dalla contestazione di presunto grave inadempimento agli obblighi convenzionali pervenuta ad Autostrade per l'Italia dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a seguito del crollo» del Ponte Morandi a Genova e dall'eventuale attivazione dei procedimenti «di decadimento della convenzione». Andando ai risultati, il gruppo controllato da Edizione (Benetton) chiude dunque i primi 9 mesi dell'anno con un utile pari a 733 milioni di euro, in riduzione del 15% per l'effetto di questi accantonamenti. Atlantia «in considerazione del contesto generale attuale, nonché della decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l’Italia di non distribuire alcun acconto sui dividendi, ha valutato di non procedere alla distribuzione dell’acconto sui dividendi per l’esercizio 2018 abitualmente messo in pagamento nel mese di novembre».

Fino al 30 settembre la rete autostradale gestita dal Gruppo Atlantia ha registrato un aumento del traffico dello 0,3% rispetto ai primi nove mesi del 2017: in particolare per la sola Autostrade per l'Italia l'aumento è stato dello 0,4%. Il traffico sulla rete autostradale estera del Gruppo segna invece un aumento del 2,3%: in particolare, Cile +4,3%, Brasile in linea e Polonia +5,3%. Per quanto riguarda le infrastrutture aeroportuali, nei primi 9 mesi il sistema aeroportuale romano (Adr) ha accolto oltre 37 milioni di passeggeri, con un aumento del 3,6%. Mentre per l'aeroporto di Nizza il traffico segna un +4,2%.

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