Assolatte: +0,7% export formaggi nel 2018

PADOVA. Vendiamo la mozzarella ai giapponesi, il Grana Padano agli australiani, la burrata agli inglesi, il pecorino agli americani, il Parmigiano Reggiano agli arabi. E non solo. Nel 2018, l'export caseario italiano ha tagliato il traguardo delle 418.443 tonnellate esportate (+0,7% rispetto al 2017) per un controvalore di 2,8 miliardi di euro (+3,0%). Un risultato che porta in attivo la bilancia commerciale del settore caseario italiano per oltre 1 miliardo di euro e che riassume in modo efficace il valore prodotto dal settore caseario per l'economia italiana facendo di questo settore un volano per la crescita dell'economia nazionale e per la diffusione del Made in Italy nel mondo. È quanto emerge dai dati presentati oggi a Milano, in occasione dell'assemblea annuale di Assolatte. «Anche il 2018 si è chiuso con un significativo aumento delle nostre esportazioni lattiero-casearie, a dimostrazione del grande apprezzamento che i mercati internazionali riservano ai nostri prodotti e del costante impegno delle imprese italiane nel lungo percorso di internazionalizzazione», ha commentato il presidente di Assolatte, Giuseppe Ambrosi, tuttavia, ha aggiunto «non ci può essere crescita senza una reale strategia di sistema», perché «le difficoltà che caratterizzano il mercato internazionale sono molte e sono complesse». Mentre «quando entrano in gioco le istituzioni la situazione cambia. L'esempio più significativo sono gli accordi di libero scambio siglati dall'Unione europea, che si sono rivelanti molto importanti nel supportare la crescita delle aziende» e che spingono le vendite in Corea del Sud e Canada.
Riproduzione riservata © il Nord Est