Assindustria Veneto Centro, corsa finita: designato Destro con l'84 per cento di voti favorevoli

Una corsa che, veleni a parte, si chiude con un risultato trionfale. Ieri il consiglio generale della territoriale nata dalla fusione tra Padova e Treviso lo ha votato con 59 sì, 11 no e sei schede bianche
PADOVA 26/05/2015 ©BERGAMASCHI MARCO ASSINDUSTRIA PADOVA NUOVO PRESIDENTE LEOPOLDO DESTRO
PADOVA 26/05/2015 ©BERGAMASCHI MARCO ASSINDUSTRIA PADOVA NUOVO PRESIDENTE LEOPOLDO DESTRO

PADOVA. Leopoldo Destro ha tagliato il traguardo della sua ascesa verso la designazione a nuovo leader di Assindustria Venetocentro. Una corsa che, veleni a parte, si chiude con un risultato trionfale. Ieri il consiglio generale della territoriale nata dalla fusione tra Padova e Treviso lo ha votato con 59 sì, 11 no e sei schede bianche: l’84% dei voti favorevoli.

La designazione segue all’ampia fase di consultazione della base associativa compiuta dai saggi Fiorenzo Corazza, Katia Da Ros, Elisa Gera, Gianni Marcato e Gianni Potti. «L’esito delle consultazioni, che hanno visto l’ampia partecipazione di imprenditori sia di Padova che di Treviso, e il largo consenso raccolto, hanno portato la Commissione a proporre al Consiglio Generale la candidatura unica» afferma la nota. L’assemblea dei soci eleggerà il designato presidente il 31 di ottobre.

Dietro alla nettezza di queste cifre non è stata una ascesa al vertice serena. Una fronda minuta, alla luce di questi numeri, ha spinto per lo strappo. Una tensione testimoniata dal fatto che ieri i probiviri Roberto Castagner, Franco Fabris, Stefania Padoan e Francesco Peghin hanno inviato una lettera in cui indicavano come inopportuna la designazione di Destro. A quel punto, per la seconda volta in questa corsa al vertice è stato necessario far intervenire i probiviri confederali: chiedere cioè a via Nazionale a Roma come sbrogliare la matassa.

La risposta è stata netta: l’inopportunità non rappresenta una bocciatura, ha detto l’Aquilotto nazionale, ergo Destro è eleggibile. Tuttavia, parrebbe che qualcuno all’interno dell’associazione, di fronte a questa presa di posizione dei probiviri ne, ne abbia chiesto il deferimento, in quanto avrebbero agito violando lo statuto. L’obiezione mossa da alcuni è che in questa partita i probiviri abbiano agito più da giocatori che da arbitri. Si vedrà come la situazione si evolverà. Certo è stata una partita piena spine. Iniziata con gli esposti di un socio al nazionale in cui affermava la non candidabilità di Destro per la presenza della sede principale della propria azienda a Brendola, nel vicentino.

Il nazionale aveva chiuso la faccenda: va risolta con la doppia iscrizione oltre che a Padova anche a Vicenza entro il termine delle consultazioni. La polemica culmina, tuttavia, con la richiesta formale dei saggi di far verificare ai probiviri locali la candidabilità di entrambi i pretendenti: oltre a Destro in corsa c’è anche Mario Ravagnan, vicepresidente (esattamente come l’a.d. di Aristoncavi), di Assindustria.

Ma il 22 di settembre, mentre Destro attende da Vicenza il sigillo per regolarizzare la sua posizione (sistemata con il timbro del presidente dei berici Luciano Vescovi il giorno dopo) i probiviri inviano una lettera in cui dichiarano non candidabili sia Destro che Ravagnan. Motivo: la mancanza della doppia iscrizione nella territoriale di pertinenza di un’azienda controllata del suo gruppo.

Ravagnan, decano dell’associazione, uno degli imprenditori che aveva partecipato alla stesura dello statuto decide di dimettersi da tutti gli incarichi associativi dopo una settimana e mercoledì invia una lettera in cui chiede il ritiro dell’iscrizione della sua azienda da Assindustria Venetocentro.

L’accordo non scritto tra gentiluomini prevedeva che fosse proprio Padova ad esprimere il primo presidente con mandato pieno della associazione nata dal matrimonio con la territoriale di Treviso. Alla prova dei fatti, tuttavia, Padova si è dimostrata non compatta.

Compattezza cui hanno fatto appello gli uscenti presidente Maria Cristina Piovesana e Massimo Finco. «La larga maggioranza dei voti raccolti segna la volontà da parte dell’associazione di rafforzare un’unità oggi ancora più indispensabile» hanno detto.

Il futuro presidente Destro, classe 1973, vive a Padova, è sposato, ha due figli. Laureato in Scienze politiche, all’Università di Padova è amministratore delegato e socio di riferimento di Aristoncavi azienda di famiglia, produttrice di cavi elettrici con isolamento in gomma, 51 milioni di fatturato e l’80% di export. Il designato presidente è stato membro di Giunta e del Consiglio Generale di Confindustria Padova dal 2015. Attualmente è Vicepresidente di Assindustria Venetocentro con delega al Centro Studi e allo Sport e dal 2015 è Presidente di Assindustria Sport Padova. È membro sia del Consiglio Generale di Assindustria Venetocentro sia del Consiglio Generale di Confindustria.

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