Allianz Italia a gonfie vele traina i risultati del gruppo

MILANO. L’esercizio 2017 va in cantiere con indicatori in forte crescita per Allianz Italia, che contribuisce in modo determinante ai risultati a livello di gruppo. Durante l’ultimo anno i premi totali nella Penisola sono cresciuti dell’11,1% rispetto al 2016, a quota 15,7 miliardi di euro. La spinta maggiore è arrivata dal comparto Vita, su del 17,1% a 11,2 miliardi, anche grazie al buon andamento del mercato finanziario. Merito pure di un’incidenza dei prodotti unit-linked attestatasi al 90% della nuova produzione (dal 78% del 2016), rispetto alla media di mercato pari al 46% nel 2017. La società assicurativa si è lanciata nel nuovo business dei Pir assicurativi, coi prodotti Allianz Prospettiva Italia Risparmio e CreditRas Univalore Italia che nell’anno hanno raggiunto i 690 milioni di euro.
Nel 2017 il valore della nuova produzione è salito del 38%, con un margine della nuova produzione in miglioramento al 2,6%. Nel comparto danni invece la compagnia italiana ha registrato una lieve frenata (-1,3%, a quota 4,51 miliardi), anche se è in corso una normalizzazione (nel primo trimestre la contrazione era stata nell’ordine del 3,1%). Un trend, quest’ultimo, comune ad altri operatori del settore, che si trovano a fare fronte a uno scenario di crescente concorrenza nel ramo Rc auto, mentre nella Penisola faticano ancora a raggiungere un certo rilievo altre coperture da imprevisti altrove ampiamente diffuse. La profittabilità si è confermata su livelli elevati, l’utile operativo ha raggiunto 1,4 miliardi di euro, +13% sull’anno precedente. Il combined ratio – rapporto tra sinistri e premi - si è attestato a 80,8%, in miglioramento del 4% sul 2016.
Questi dati hanno consentito all’Italia di consolidare il secondo posto come mercato assicurativo alle spalle della madrepatria tedesca. A livello di gruppo infatti il progresso dei ricavi è stato limitato al 3%, quello dell’utile operativo allo 0,4% e l’utile netto è sceso dal 2,3%. Il risultato netto di Allianz nel 2017 è stato appesantito da catastrofi naturali e dalla riforma fiscale Usa votata a fine dicembre. Gli incendi in California, gli uragani Harvey, Irma e Maria e le tempeste in Europa hanno contribuito a innalzare a 1,1 miliardi la somma dei rimborsi (+400 milioni sul 2016). Il 2017 è stato «per gli assicuratori l'anno più costoso di tutti i tempi in termini di disastri naturali», secondo Oliver Bate, ceo di Allianz. Le altre divisioni hanno registrato andamento migliore, le assicurazioni su vita e salute hanno registrato un risultato operativo di 4,4 miliardi (+3,1%).
Giacomo Campora, da inizio anno ad di Allianz Italia, ha voluto rendere omaggio al predecessore Klaus-Peter Roehler, passato a guidare la Germania. «Sotto la guida di Roehler la società ha ottenuto risultati positivi, con premi totali in crescita, nonostante le sfidanti condizioni del mercato, e una solida profittabilità, che ci ha consentito di contribuire ancora una volta ai risultati del nostro gruppo e, per la nostra parte, alla ripresa del Paese». Campora, in precedenza direttore generale Italia e ad della controllata Allianz Bank Financial Advisors, ha sottolineato il ruolo svolto dagli agenti «centrali nel nostro disegno strategico impostato negli anni di lavoro insieme a Roehler e al management team di Allianz Italia, che si sta dimostrando non solo sostenibile, ma anche efficace. La trasformazione del modello agenziale grazie alla digitalizzazione, su cui abbiamo fortemente investito negli ultimi anni, è una delle pietre angolari della nostra crescita, unitamente alle capacità consulenziali dei nostri agenti, a un portfolio di soluzioni assicurative sempre più nativamente digitali e a una assoluta centralità del cliente». Quanto ai canali distributivi, la compagnia diretta Genialloyd ha messo a segno una crescita dei premi del 5,4% nel confronto annuo e la bancassurance, col partner Unicredit, è salita del 21,6%.
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