Alitalia, fonti Mise: chiusura consorzio entro il 15, non può essere prorogata

La chiusura del consorzio per rilevare Alitalia è attesa "entro il 15 luglio. La scadenza, come ribadito dal ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, non può essere prorogata". Lo ribadiscono fonti del ministero dello Sviluppo economico, all'approssimarsi della scadenza prevista.

ROMA. La chiusura del consorzio per rilevare Alitalia è attesa "entro il 15 luglio. La scadenza, come ribadito dal ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, non può essere prorogata". Lo ribadiscono fonti del ministero dello Sviluppo economico, all'approssimarsi della scadenza prevista.

Luigi Di Maio
Luigi Di Maio

Ieri Atlantia in una nota ea uscita allo scoperto sul dossier che riguarda la compagnia di bandiera. Al termine di un Consiglio di amministrazione convocato per valutare anche questo dossier, la società del gruppo Benetton che controlla Autostrade e Aeroporti di Roma ha fatto sapere di aver dato mandato al Ceo Giovanni Castellucci di approfondire i singoli aspetti legati al piano industriale di Alitalia.  Pochi minuti prima della conclusione del Cda Atlantia anche il premier Conte era intervenuto sul dossier ribadendo una serie di punti e confidando di chiudere entro i tempi prestabiliti del 15 luglio. Una data ormai imminente. Parlando a Milano a margine di un forum sull’economia digitale Conte ha infatti spiegato: «Confidiamo di rispettare la data del 15 luglio, perché ci stiamo lavorando intensamente. È un dossier talmente importante che tutto il governo è proteso verso una soluzione, una soluzione che vogliamo di mercato, industriale». E ha poi aggiunto: «Non stiamo lavorando al salvataggio di Alitalia, stiamo lavorando per il rilancio industriale di quella che è una infrastruttura fondamentale per il sistema dei trasporti del paese. E vogliamo che nel progetto di rilancio dell’Italia un ruolo importante sia recitato dalla nuova società». 

Atlantia spiega invece l’interessamento anche per il ruolo che potrebbe giocare Aeroporti di Roma. E in una nota sottolinea: «Atlantia preso atto dell’interesse di Aeroporti di Roma per una compagnia di bandiera competitiva e generatrice di traffico, ha dato mandato al Ceo Giovanni Castellucci di approfondire la sostenibilità ed efficacia del piano industriale Alitalia, inclusa la compagine azionaria e il team manageriale, e gli opportuni interventi per un duraturo ed efficace rilancio della compagnia». Castellucci sarà chiamato a riferire in una prossima riunione consiliare.

Giovanni Castellucci
Giovanni Castellucci

La vicenda necessariamente incrocia (per quanto si voglia tenere i due dossier distinti) anche la questione della revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia (controllata da holding infrastrutturale). Standard & Poor's ha messo, ieri, Atlantia sotto credit watch negativo dopo la pubblicazione del rapporto dei giuristi del Mit sul crollo del Ponte Morandi. La decisione «rispecchia la nostra opinione di una maggiore probabilità che le ripercussioni finanziarie e operative per il crollo del ponte di Genova possano danneggiare la performance operativa e finanziaria di Aspi e dunque di Atlantia oltre le precedenti stime», ha spiegato l'agenzia di rating in una nota.

Sul tema dell’ingresso del gruppo nella compagnia di bandiera è intervenuto, tra gli altri, anche Matteo Salvini, vicepremier in quota alla Lega. «Atlantia in Alitalia? È partner industriale serio. Italia è Paese stupendo che ha nel turismo le sue risorse principali, quindi traffico aereo è fondamentale e ci sono in gioco 11.000 posti di lavoro», ha detto il vicepremier Salvini a Radio Anch’io.

Luigi Di Maio
Luigi Di Maio

«Penso che Atlantia sia un partner forte. E una sua partecipazione sarebbe auspicabile. D’altra parte la questione del ponte di Genova e delle concessioni va affrontata su un piano strettamente giuridico, da tenere separato. Anche perché Atlantia è in parte dei Benetton, ma in gran parte ha come azionisti grandi fondi internazionali. E quindi il rispetto delle norme è necessario per tutelare tutti gli azionisti». Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria in un’intervista alla Stampa in merito alla questione Alitalia.

Dalla Germania, intanto, fonti di stampa rilanciano anche un possibile interesse di Lufthansa. Secondo il giornale economico tedesco Handelsblatt Lufthansa, che aveva avanzato un’offerta qualche tempo fa per Alitalia chiedendo però una profonda ristrutturazione della società, non avrebbe mai ritirato la proposta. La compagnia tedesca, tuttavia, vorrebbe «prendere il timone di Alitalia a medio termine, con il 100% delle azioni» e lo Stato in quanto azionista sarebbe «respinto».

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