Link Media Festival: la sfida dei giovani per l’edizione 2026
Vinta la scommessa degli appuntamenti raddoppiati: il più gettonato l’evento e il libro di Beppe Severgnini

Settanta ospiti per una trentina di incontri uguale sale piene di persone curiose e interessate a capire meglio gli scenari globali che potrebbero aprirsi. Si chiude con un sold out Link Media Festival 2025, la rassegna dedicata al giornalismo di Trieste, e già si guarda all’anno successivo, a cosa si può fare meglio e su cosa puntare.
La direttrice artistica Francesca Fresa non ha dubbi: mira a coinvolgere maggiormente i giovani e a rilanciare ancora sugli ospiti internazionali. «La cosa più bella di quest’edizione? Essere fermata da un gruppetto di ragazzi nemmeno ventenni e ricevere i loro complimenti», afferma Fresa. «Tutti gli ospiti sono rimasti entusiasti e hanno detto che vogliono tornare a Trieste», conclude.
Il bilancio
La scommessa degli appuntamenti raddoppiati è stata vinta, anche se non era nelle consuetudini della rassegna avere più location ed eventi in contemporanea. Ma la cifra di Link quest’anno è stato lo sguardo dall’estero da parte di corrispondenti e ospiti internazionali.
Un successo indiscusso dato che i panel più seguiti – con l’eccezione di quello con Beppe Severgnini, che ha portato a casa la palma d’oro – sono stati proprio quelli che si sono concentrati sulla geopolitica e su temi che riguardano gli esteri.
Secondo per seguito infatti è stato quello sui “Balcani, l’eterna polveriera” con Toni Capuozzo, Gigi Riva, e Paolo Trichilo, ambasciatore d’Italia in Croazia. Completa la top 3 dei più graditi dal pubblico l’incontro dedicato a Trump “Alla corte di re Donald” con Massimo Gaggi, Lina Palmerini e Giancarlo Loquenzi.
Segue poi l’incontro dedicato al “Tramonto della Mitteleuropa”, con ospiti internazionali come il direttore del quotidiano austriaco Kleine Zeitung, Wolfgang Fercher, Barbara Gruden, corrispondente Rai da Berlino e Mattia Zulianello. Erano talmente tante le prenotazioni che si è reso necessario un cambio di location, ed è stato spostato nella Link Arena.
Molto partecipata anche la presentazione del libro di Domenico Quirico “Le quattro Jihad”, e così anche l’incontro sulle Sfide dei New Media, con il direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato. I libri più richiesti, a quanto riporta il titolare della Ubik di Trieste, Gaspare Morgante, che ha gestito il punto vendita nella Link Arena sono stati quello di Severgnini, quello di Quirico, “La vita due volte” di Tiziana Panella e Vittorio Emanuele Parsi e quello di Luca Steinmann, “Vite al fronte”.
L’Academy
E se la sfida per il prossimo anno è quella di coinvolgere un numero ancora più alto di giovani, il festival già dedica loro un programma a sé stante: l’Academy.
Otto incontri per avvicinare gli universitari e chi frequenta un percorso di formazione tecnica superiore post diploma in un Its a cui interessa l’idea di diventare giornalisti al mondo delle firme. Una realtà introdotta con il primo anno di promozione del festival da parte del Gruppo Nem (Nord Est Multimedia) e che quest’anno è cresciuta con ben 42 partecipanti provenienti da tutta Italia, anche grazie alle borse di studio che coprono al 50% i costi di vitto e alloggio a Trieste.
L’obiettivo dell’Academy è anche di creare una piccola comunità di ragazzi con interessi simili, dato che nella tre giorni triestina oltre alle otto lezioni vissute fianco a fianco, hanno avuto modo di pranzare e cenare assieme. Non solo, anche di spingerli a farsi avanti e provare a trovare la loro strada nell’affascinante mondo delle notizie.
Link in B
Arriva di mattina presto e porta il buonumore. Link in B, la rassegna stampa irriverente novità dell’edizione 2025, ha realizzato numeri importanti sui social media, raggiungendo 4 mila utenti nei due giorni di diretta Instagram, e 9 mila al giorno nelle video pillole pubblicate sui social dopo l’evento.
Il format si snodava così: caffè e biscotti offerti da Link per la ventina di persone accorse ad assistere, una notizia selezionata dal vicedirettore con delega al Piccolo Fabrizio Brancoli (il furto della statua di Melania nel giorno 1 e i play-off “rubati” della Triestina nel giorno 2), poi un intervento del comico Stefano Dongetti e infine il contributo del Fake News Festival di Udine, a cura di Margherita Scialino che ha esplorato temi che spaziano dai deep fake a come si storpiano i detti nel grande telefono senza fili umano.
I prossimi appuntamenti
Chi ha già la nostalgia di Link può consolarsi con l’arrivo dell’anteprima triestina di Sport Business Forum, che si terrà nel Salone di rappresentanza del Palazzo della Regione il 29 maggio e sarà itinerante tra piscina Bianchi e Trieste campus il 30 maggio. In più si può cerchiare in rosso sul calendario le date della prossima edizione di Trieste Next, dal 26 al 28 settembre.
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