Verde Capitale Go!2025, alla scoperta dei parchi di Gorizia

Dal 1 al 7 settembre il calendario di appuntamenti tra il capoluogo isontino e Nova Gorica. Un’escursione tra 11 luoghi affascinanti. Passeggiate, conferenze, mostre e visite guidate

Margherita ReguittiMargherita Reguitti
Il Parco della Valletta (Tibaldi)
Il Parco della Valletta (Tibaldi)

Gorizia vanta il primato di essere in Italia una delle città con la più alta densità arborea urbana, un rapporto di 60 alberi per ogni 100 abitanti con 140 metri quadrati pro capite di verde pubblico. Un trionfo della biodiversità a portata di tutti nei parchi e giardini nel segno della bellezza, armonia e ricchezza di flora e fauna che ha radici profonde e lontane nel tempo.

Già nell’Ottocento infatti la città era nota nell’Impero austroungarico con l’appellativo di “Nizza austriaca” e oggi si riscopre alla grande.

Il barone blogger ante litteram

Il “concept name” si direbbe oggi, viene attribuito al barone Carlo von Czoering che ne fu il primo “blogger” ante litteram, nel promuoverla come ameno e ideale luogo di villeggiatura fra l’aristocrazia di corte a Vienna.

Merito della posizione geografia, contornata dalla morfologia del terreno di dolci colline, delle acque smeraldine dell’Isonzo, del clima mite per la prossimità al mare ma anche della ricchezza e bellezza di spazi verdi, in un tripudio di eleganza e varietà di fiori e piante.

Gli slogan sono figli del proprio tempo e non sempre resistono sulla lunga distanza ma questo non vale per il capoluogo isontino che ha saputo mantenere vivo l’amore per il proprio patrimonio verde con la passione e attenzione che i goriziani dimostrano ogni qualvolta ne viene messa in pericolo la continuità.

L’anima green di Gorizia

Nell’anno in cui Gorizia e Nova Gorica sono Capitale europea della cultura non poteva mancare uno spazio riservato alla valorizzazione dell’anima green anche in ottica transfrontaliera. Sono queste alcune delle componenti che hanno dato vita all’evento del comune di Gorizia in collaborazione con Nova Gorica e enti pubblici e privati in programma da lunedì 1° a domenica 7 settembre.

Il carnet di “Verde Capitale, Go! 2025 Città di parchi, giardini e api” è ricco e vario.

Un caleidoscopio di mille sfumature di verde con incontri, passeggiate, conferenze, mostre, visite guidate anche notturne (tutte gratuite tranne quella in parco Viatori), cacce al tesoro botaniche, con ospiti nazionali, convegni scientifici e tanto altro. Il gruppo Nord Est Multimedia, che edita sei testate tra le quali il nostro giornale, è media partner della manifestazione.

Giardini e parchi

Sono undici i parchi e i giardini pubblici a Gorizia, e tre a Nova Gorica, raccontati in una mappa ad hoc. Alcuni nati già a fine Settecento attorno a dimore storiche e palazzi, altri ottocenteschi.

Giardini all’italiana e alla francese caratterizzati da geometrica simmetria o all’inglese connotati da spazi liberi. Ma sempre la loro vita è stata scandita dal gusto del periodo in una continua evoluzione e non potrebbe essere diversamente.

Alcuni portano traccia della storia complessa che ha segnato la città soprattutto nel Novecento e spesso sono “abitati” da statue di provenienza diversa, presenze decorative in una regia complessiva di esedre, tempietti, giochi di finzione prospettica per ricreare ambientazioni fantastiche.

È il caso del Parco della Rimembranza dominato dalle rovine del tempietto eretto alla fine della Grande guerra per ricordare i Caduti goriziani e distrutto alla fine del secondo conflitto mondiale dai domobranci alleati dei nazisti che occuparono la città. Fu una scelta potente quella di non ricostruirlo, lasciando le pietre a monito. Lungo i viali vari monumenti, lapidi e il memoriale dei goriziani deportati nel maggio del 1945.

Racconta la Rivoluzione nella cura della malattia mentale il Parco Basaglia creato già nel 1911 attorno all’Ospedale psichiatrico dove giunse nel 1961 lo psichiatra Franco Basaglia, l’uomo che aprì le porte dei manicomi. Racconta l’epopea del ramo Petzenstein della famiglia Attems il Parco dei Principi a Piedimonte mentre è un tripudio di fiori e colori il Giardino Viatori. È un percorso ad anello nell’ambiente golenale fluviale il Parco Isonzo Campagnuzza.

Ai piedi del Monastero della Castagnevizza in Slovenia si apre il polmone verde del Panovec, non lontano il Parco del Rafut realizzato alla fine del diciannovesimo secolo dall’architetto Antonio Lasciac e il mosaico di laghetti, biotopo argilloso, del Piccolo Bosco di Pini di Nova Gorica. Capitale Verde oggi guardando al domani con progetti di corridoi verdi, cuciture fra le due città un tempo divise dal confine.

(tutto il programma di Verde Capitale è su www.comunedigorizia.it e su www.scopri.gorizia.it)

 

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