Passaggio di consegne di Go!2025: «Ma la Capitale va avanti ancora»

Il testimone va alle città di Trenčín e Oulu. La chiusura della Capitale europea Gorizia – Nova Gorica sarà con l’inaugurazione di Galleria Bombi

Francesco Fain
Il passaggio del testimone della Capitale europea della cultura a a Trenčín (Slovacchia) e a Oulu (Finlandia) Foto Daniele Tibaldi
Il passaggio del testimone della Capitale europea della cultura a a Trenčín (Slovacchia) e a Oulu (Finlandia) Foto Daniele Tibaldi

Non un capitolo che si chiude ma una nuova stagione di dialogo e condivisione che si apre.

Erano in tanti, venerdì sera, alla cerimonia in piazza Transalpina, luogo simbolo del confine italo-sloveno: le città di Nova Gorica, Gorizia e Chemnitz (Germania) hanno passato il testimone della Capitale europea della cultura a Trenčín (Slovacchia) e a Oulu (Finlandia) che, il prossimo anno, avranno l’onore di fregiarsi di questo prestigioso titolo.

 

Go!25, il passaggio di testimone

Tanta emozione. Una festa di popolo. Ma non la conclusione di Go!2025 perché gli eventi andranno avanti ancora «e si concluderanno ufficialmente – sottolinea l’assessore comunale alla Capitale europea della cultura, Patrizia Artico – con l’inaugurazione, il 16 dicembre, della nuova Galleria Bombi che diventerà il tunnel digitale più lungo d’Europa».

Ma ciò che sopravvivrà è lo slancio verso quella collaborazione transfrontaliera che ha portato due città che si guardavano in cagnesco a collaborare, ad aiutarsi reciprocamente, a progettare un futuro insieme. Inoltre, aggiunge Artico, «stiamo lavorando anche a un grande evento per l’8 febbraio 2026, per ricordare l’inaugurazione di Go!2025, un anno straordinario».

I discorsi ufficiali, venerdì sera, in una Transalpina gelida come temperatura ma calda come entusiasmo, sono iniziati alle 18.30. In perfetto orario. Samo Turel, sindaco di Nova Gorica, ha voluto esaltare l’energia messa in mostra in questi mesi dalle due città. «Un anno di grandi benefici. Si sono rafforzati i legami fra Gorizia e Nova Gorica che sono diventate un’unica destinazione turistica transfrontaliera».

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Concetti ripresi da Rodolfo Ziberna, primo cittadino di Gorizia. «Abbiamo passato dodici mesi di passione e di entusiasmo. Siamo riusciti a scrivere, e continueremo a farlo, pagine di storia. Nulla sarà più come prima. Al posto del confine, ora c’è la collaborazione. È stato un trionfo e l’abbiamo fatto anche per le future generazioni, per i nostri figli». Il sindaco di Chemnitz Sven Schulze ha esaltato l’amicizia che è nata fra le tre città. «Un anno ispirante», ha dichiarato in un inglese perfetto. E ha augurato «buona fortuna» alle città di Oulu e di Trenčín.

Dai sottosegretari di Stato dei Ministeri della Cultura sloveno Marko Rusjan («Abbiamo creato una comunità di dialogo») e italiano Gianmarco Mazzi («Questo è uno dei luoghi più simbolici d’Europa, cuore del dialogo transfrontaliero») è arrivato un elogio al lavoro fatto. Poi, il suggestivo passaggio del testimone, aperto da un’esibizione di danza moderna e dal videomessaggio di Glenn Micallef, commissario europeo per l’equità intergenerazionale, la gioventù, la cultura e lo sport.

I rappresentanti delle città di Oulu e Trenčín sono stati accolti dagli applausi. Il sindaco di Gorizia Ziberna ha consegnato la statuetta-simbolo della Capitale europea alla città slovacca mentre Turel ha fatto lo stesso con la delegazione finlandese. La serata si è chiusa con la canzone “Insieme” e l’arrivo di Babbo Natale, in mezzo a un tripudio di luci.

Nella mattinata, all’Epic di Nova Gorica, i responsabili dei gruppi di lavoro delle due Capitali europee della cultura uscenti, Mija Lorbek per Go! 2025 e Andrea Pier per Chemnitz, avevano tracciato un bilancio dell’anno che si va chiudendo. Poi, sono intervenuti il vicesindaco di Trenčin Patrik Žak, il presidente del Consiglio comunale di Oulu Lauri Nikula, il presidente del Consiglio per la Fondazione della Cultura di Oulu Risto Ruohonen, il ceo del comitato per la Capitale europea della cultura di Trenčin Stanislav Krajči e la sua omologa di Oulu Piia Rantala Korhone.

Nell’occasione è stato siglato un protocollo di collaborazione dai sindaci di Nova Gorica, Gorizia e Chemnitz Samo Turel, Rodolfo Ziberna e Sven Schulze. «Un’intesa – hanno spiegato – che impegna i nostri Comuni a portare avanti l’eredità e l’esperienza della Capitale europea della cultura, proseguendo anche in futuro la collaborazione instaurata in questi anni».

Non un capitolo che si chiude ma una nuova stagione che si apre. —

 

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