Tragedia a Cavallino Treporti, le madri raccontano le loro angosce sui social

“Un secondo e mia figlia era sparita”, “mio figlio non c’era più, il sangue mi si è gelato”, “tanti anni fa mi sono persa anch’io da piccola. Ho vagato 5 ore in spiaggia”. In tante hanno condiviso le loro storie su Facebook commentando la notizie nei nostri profili: eccone alcune

La redazione
Cavallino Treporti, una famiglia appoggia una candelina in ricordo di Carlo Panizzo
Cavallino Treporti, una famiglia appoggia una candelina in ricordo di Carlo Panizzo

La tragica scomparsa del piccolo Carlo Panizzo, 6 anni, disperso e ritrovato senza vita nelle acque di Cavallino Treporti, ha risvegliato nelle madri ricordi dolorosi e testimonianze di esperienze simili vissute in prima persona o attraverso i propri cari.

In tante hanno condiviso le loro storie su Facebook commentando la notizie nei nostri profili: momenti di paura, salvataggi miracolosi e la consapevolezza di quanto in pochi istanti la situazione possa cambiare. Ecco i commenti.

I racconti delle mamme

Silvia: “Mi sono persa anch’io da piccola,” racconta una nostra lettrice. “Stavo in mare e uscendo persi l’orientamento dell’ombrellone. Avevo solo 5 anni e camminai per ore sulla battigia. Tanti annunci, mi raccontava mia madre, tutta la Romagna era mobilitata nelle ricerche… Ho dei ricordi confusi ma qualcosa ricordo ancora.”

Un altro ricorda la difficoltà di mantenere i bambini vicini alla riva: “Ricordo quando giocavamo in riva, il mare nemmeno tanto mosso”, racconta Matteo, “Giocando, nel giro di pochi minuti vedevamo il nostro ombrellone allontanarsi e non ce ne accorgevamo, ma le urla di mamme e zie ci facevano puntualmente tornare indietro. La corrente ci portava via, figuriamoci un corpo piccolo.”

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Le ricerche a Cavallino Treporti

Giulia: “Anni fa lavoravo in un residence con piscina”. Un pomeriggio una bambina piccolissima si è allontanata mentre il papà dormiva. Per fortuna è stata trovata vicino alla piscina, ma non verso l’esterno del condominio.”

Erica: “Ricordo una volta in spiaggia,una mamma da sola con un bimbo di tre anni e la sorellina di 6/7. Un nano secondo e la grande era sparita, non dimenticherò mai la voce stridula e rotta dal panico della mamma che la chiamava. Ancora adesso mi fa venire la pelle d’oca ricordarlo. Per fortuna la pupa era uscita dall’acqua e aveva perso l’orientamento. La abbiamo ritrovata in lacrime che cercava la mamma al fondo della spiaggia.Non dimenticherò mai l’abbraccio tra Leo due in lacrime entrambe”.

Anna: “Io sono una di quelle bambine che da piccola si è persa. Non ricordo perché avevo più o meno 3 anni. Terza di 4 figli, quindi tutti piccini. Mi sono allontanata, ho camminato a lungo. Mi hanno raccontato che alcune signore ad un tratto mi hanno fermato e chiesto della mia mamma, quando hanno capito, mi hanno portata su un lido e il proprietario iniziò a fare gli annunci dettagliati soprattutto le mie uniche parole "mamma dove sei?" che ripetevo sempre anche a casa Così mia mamma subito è corsa a prendermi. È un attimo davvero, i bambini proprio perché piccoli scompaioni dalla vista subito”.

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Molti ci raccontano di momenti di paura seguiti da sollievo: “Mi è successo anche a me, grazie alla gente in spiaggia lo abbiamo trovato dopo 40 minuti. Seguiva un ometto con gli aquiloni e in un attimo è sparito. Spero si risolva al più presto, è terribile.”

Un papà condivide l’angoscia vissuta: “Mio figlio di 6 anni stava giocando in acqua a riva, poi all’improvviso non l’ho più visto. Dopo 15 minuti lo abbiamo trovato in un bar in spiaggia, non aveva capito dove eravamo. Sono momenti che non auguro a nessuno.”

Giovanna: “Un anno mia figlia di 7-8 anni è corsa verso l’acqua alta. Ho urlato ma nessuno si è scomposto. La fortuna è stata la bassa marea e l’intelligenza di mia figlia a fermarsi. In pochi secondi si possono sviluppare tragedie.”

Emanuela: “37 anni fa mio nipote a preso la palla si è spostato. 4 anni. Sparito. Mia sorella che sviene mobilitato tutta la spiaggia ricorderò sempre un uomo con mio nipote sulle spalle. E dice questo bimbo ha ricordato il colore degli ombrelloni”.

Renata: “Noi eravamo in Sardegna in vacanza dato che mio marito era sardo e avevamo scelto la spiaggia accessibile ai bimbi bassa bassa ..ero sull’asciugamano e mia figlia dietro di me 4 anni mia cognata. Aveva adottato a quel tempo due bimbi Etiopi il maschio calmo la sorellina meno ma due gioielli..beh mia nipote ha trascinato in due nano secondo la cuginetta al bagno ma era occupato. Lei piu grande di 2 anni cioe' 6 ha pensato di andare sugli scogli. Credetemi da come l avevo alle spalle e tutti li papa' zii e cugini .sono sparite in mezzo alla gente e le abbiamo trovate dopo 1 ora che la polizia le cercava .la mia vita si era fermata e mio marito perso la parola. Abbiamo pensato ad un rapimento all’annegamento, poi la scoperta”.

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Le ricerche del corpo del bambino nella notte (foto Bortoluzzi)

Eleonora: “Tanti anni fa andai in vacanza in un rinomato villaggio. I miei figli avevano 4 e 1 anno e mezzo. Eravamo in vacanza per 2 settimane. C'era il servizio di babysitteraggio e animazioni per i bambini. La prima settimana mi rifiutai di far partecipare mio figlio di 4 anni. Da piccolo era vivace e il non averlo controllatolo mi terrorizzava. L'animazione continuava ad insistere di far partecipare il bambino e anche mio marito e mia mamma dicevano che ero esagerata. La seconda settimana cedo ma con la condizione che al mare sta con me e gli do l autorizzazione a pranzo di mangiare alla sala con tutti i bimbi e gli animatori. Lo lasciamo al ristorante bambini ed io salgo in camera al volo a lavare il piccolo. Mentre lo lavavo qualcosa mi dici che devo andare a vedere il grande. Corro al ristorante e mio figlio non c'era più. Chiedo agli animatori che non si erano neanche accorti che mio figlio non c'era più. Il sangue mi si è gelato. Iniziano le ricerche. Cercavo disperata anche perché c'erano piscine olimpioniche e nei villaggi le porte che si aprono al passaggio per andare al parcheggio o in strada”. “Riesco dopo 15 minuti a trovarlo era in cucina che era andato a chiedere ai cuochi cosa ci fosse per pranzo. Tremavo come una foglia. Sono stati i 20 minuti più lunghi della mia vita. Oggi mio figlio ha 17 anni ma se ripenso a quell episodio mi tremano ancora le mani”.

Infine, il racconto di Stefania che ha vissuto la sua infanzia a Cavallino Treporti, luogo della recente tragedia: “Anche mio fratello stava per annegare, ma un tedesco si è buttato in mare e lo ha salvato. Immense condoglianze alla famiglia di Carlo.”

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