La manovra del Governo: ecco tutte le misure dall'Irpef alle pensioni
Via libera del Consiglio dei ministri al documento economico. Meno tasse al ceto medio, novità per pensioni e famiglie. Prevista una nuova spending review di 2,3 miliardi per i ministeri. Aumenti in vista per le sigarette

Disco verde del Consiglio dei ministri al Documento programmatico di bilancio per il 2026. La manovra vale 18,7 miliardi e contiene parecchie delle misure che erano state anticipate negli ultimi due mesi: dal provvedimento-cardine del taglio di due punti percentuali del secondo scaglione Irpef (per i redditi tra i 28 ei 50 mila euro) alla sterilizzazione dell'aumento dell'età pensionabile, confermata con un mese in più dal 2027 e altri due mesi dal 2028.
Altro giro, altra rottamazione, la quinta, delle cartelle esattoriale, da 54 rate bimestrali e limitata a chi ha fatto la dichiarazione dei redditi. Per il capitolo sanità arrivano 2,4 miliardi nel 2026 («Puntiamo ad assumere 6.300 infermieri e oltre mille medici», ha detto il premier Giorgia Meloni), mentre il pacchetto di misure per famiglie e poveri vale 4 miliardi in tre anni, di cui 1,6 miliardi nel 2026.
Novità anche per i salari, con la detassazione degli aumenti previsti con i rinnovi dei contratti nazionali.
Il taglio dell'Irpef per il ceto medio
Il provvedimento-bandiera del taglio dell'Irpef per il ceto medio c'è. Due punti percentuali (e non tre, come prevedeva qualche analista più ottimista) sul secondo scaglione, che scende dal 35 al 33 per cento, per chi dichiara tra i 28 ei 50 mila euro lordi all'anno. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, assicura però che «ne beneficeranno anche i contribuenti nella fascia tra 50 e 200 mila euro».
Misure per i salari
Sui salari «abbiamo cercato con questa legge di bilancio di mettere un altro tassello concentrandoci sull'aumento dei contratti», sottolinea il premier, Giorgia Meloni, in conferenza stampa dopo la riunione del Cdm, spiegando che sul lavoro povero si interviene «stimolando i rinnovi contrattuali per i redditi fino a 28 mila euro».
È previsto che sulla parte di incremento si applichi l'aliquota del 5% sia per i rinnovi 2026 ma anche per il 2025. Un effetto retroattivo benefico. Ci sono poi diverse decontribuzioni per favorire nuove assunzioni. Viene introdotto per il triennio 2025-2027 «una super-deduzione del 120% del costo del lavoro che sale fino al 130% per alcune categorie di soggetti più fragili».
Nella manovra c'è poi anche «il fondo per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego».
Pace fiscale
Nella manovra ci sarà «la rottamazione di tutte le cartelle esattoriali per tutto il 2023, comprende 16 milioni di italiani, escludendo coloro che non hanno mai fatto la dichiarazione dei redditi, che per il Covid, le guerre, il caro energia, per un infortunio o per un mancato pagamento dello Stato, non sono riusciti a riscuotere tutto il dovuto», afferma il vicepremier Matteo Salvini. «Nove anni di rate tutte uguali, senza le sanzioni, quindi si paga il capitale con gli interessi, 108 rate tutte uguali».
Il pacchetto famiglie
Misure anche per la casa. Il documento di bilancio, che passerà ora al vaglio del Parlamento, prevede l'esenzione dall'Isee della prima abitazione con un tetto di valore catastale che si dovrebbe attestare sui 92 mila euro. E resta al 50% il bonus ristrutturazioni, che scende al 36% per le seconde abitazioni.
Vendita da 40 a 60 euro l'aiuto per le mamme lavoratrici con almeno due figli e che guadagnano fino a 40 mila euro. Viene confermato, inoltre, il terzo mese di congedo parentale facoltativo all'80%.
Si lavora anche sulle detrazioni con norme che dovrebbero andare incontro alle famiglie con un solo figlio che nella scorsa manovra erano state le più penalizzate - esclusi i single - per quanto riguarda questi sconti fiscali.
E ancora: specifiche risorse vengono destinate al completamento della riforma del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare. Del pacchetto famiglia fa poi parte il rifinanziamento della Carta “Dedicata a te” per 500 milioni.
Le banche
L'esborso che gli istituti di credito e le assicurazioni dovranno sopportare sarà un mix di misure, in parte volontarie in parte strutturale: una tantum e volontarie nel caso in cui dovessero sbloccare le riserve di capitale accumulate per la legge del 2023 sugli extraprofitti; strutturali tramite l'aggravio previsto con un'addizionale Irap.
Imprese
Si parte con 4 miliardi nel 2026 per favorire gli investimenti delle aziende. E lo si fa con la riedizione del cosiddetto superammortamento. Le imprese potranno dunque ammortizzare al 180% gli investimenti in innovazione e al 220% delle spese per la transizione ecologica che consentono la riduzione dei consumi energetici. La misura ha già un nome: “nuova transizione 5.0”.
Tagli ai ministeri
Nuova spending review per i ministri per 2,3 miliardi il prossimo anno, che arriva a circa 3 miliardi nel 2028. Ma è la rimodulazione del Pnrr la prima voce di copertura della legge di bilancio: vale il prossimo anno lo 0,22% del Pil, pari a circa 5 miliardi di euro. Infine, per fare cassa si ricorre anche all'incremento dei tabacchi: il costo delle sigarette crescerà ma «poco», assicura Giorgetti. In vista anche un'accelerazione per l'allineamento delle accise di gasolio e benzina.
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