Estate 2025 al via, 15 milioni di italiani in viaggio: boom per le località di mare

Secondo Federalberghi, tra il 13 e 14 giugno parte il primo esodo estivo: l’Italia resta la meta preferita (90,6%), con vacanze in media di 7 giorni e un giro d'affari di 7,3 miliardi di euro

La redazione
Estate 2025 al via: l'auto il mezzo preferito dagli italiani
Estate 2025 al via: l'auto il mezzo preferito dagli italiani

Suona la campanella e scatta la voglia di vacanze per milioni di italiani. Con la fine dell’anno scolastico, sono ben 15,7 milioni i cittadini che hanno pianificato un viaggio, dando ufficialmente il via alla stagione estiva. Secondo un’indagine di Tecnè per Federalberghi, tra venerdì 13 e sabato 14 giugno si registrerà il primo vero esodo dell’estate, con 4,6 milioni di persone in partenza.

A farla da padrone sarà ancora una volta l’Italia, scelta dal 90,6% dei vacanzieri, che preferiscono le località balneari (50,2%), ma anche montagna, arte e laghi. Solo il 9,4% ha optato per l’estero, scegliendo in gran parte capitali europee, crociere o le coste di Croazia e Spagna.

Un affare da 7,3 miliardi 

La vacanza media durerà 7 giorni, con una spesa pro capite di 463 euro, che include trasporto, alloggio, pasti e shopping. Il giro d’affari complessivo si aggira attorno ai 7,3 miliardi di euro, un dato che conferma il turismo come uno dei principali motori economici del Paese. La spesa maggiore andrà a ristoranti e cibo (29,4%), seguiti da trasporti (23,7%) e alloggio (17,6%).

«Giugno fa tendenza – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – e il turismo familiare si conferma una risorsa strategica. Le famiglie vogliono momenti semplici e piacevoli, immersi nella natura e nel relax. I nonni? Un supporto essenziale: saranno 200mila a partire con i nipoti».

Chi parte e chi resta 

La maggior parte dei vacanzieri ha prenotato con largo anticipo: 3 su 4 hanno infatti organizzato il viaggio con almeno un mese di preavviso. Per quanto riguarda l’alloggio, la scelta più frequente è la casa di parenti o amici (33,1%), seguita da hotel e villaggi turistici (27,3%) e dalle abitazioni di proprietà (15,9%).

Il mezzo di trasporto preferito resta l’automobile, utilizzata dal 75,8% dei viaggiatori, mentre il 15,9% si sposterà in aereo e il 2,9% in nave.

Non tutti però partiranno: il 32,4% degli italiani intervistati ha dichiarato di rinunciare alla vacanza per motivi economici, altri per impegni familiari o perché prevedono di viaggiare in un altro periodo. 

Le destinazioni

Il 90,6% degli intervistati resterà in Italia, mentre il 9,4% sceglierà una località estera. La meta preferita per i viaggiatori che resteranno in Italia sarà di gran lunga il mare (50,2%), seguito dalla montagna (19,9%), dalle località d’arte (17,0%) e dalle località lacuali (5,3%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, vincono le grandi capitali europee (62,1%), seguite dal viaggio in crociera (14,7%) e dalle località marine in paesi esteri vicini all’Italia (13,2%).

La spesa media

La vacanza avrà una durata media di 7 giorni e la spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 463 euro.

L’alloggio

La casa di parenti e amici è la prima scelta per pernottare tra chi andrà in vacanza (33,1%). Il 27,3% andrà in albergo o in villaggio turistico, il 15,9% nella casa di proprietà e l’8% in un B&B.

Le attività

Durante questi giorni, le attività principali saranno all’insegna della socialità. Infatti, se in primo luogo si effettueranno passeggiate (68,7%), non mancherà tempo da dedicare agli amici (55,3%), per pranzi o cene al ristorante (39,9%) e per escursioni o gite (33,9%).

Gli spostamenti

Il 75,8% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 15,9% viaggerà in aereo e il 2,9% in nave. Il picco delle partenze è previsto per venerdì 13 e sabato 14 giugno, quando 4,6 milioni di italiani si metteranno in viaggio.

Chi resta a casa

Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, il 32,4% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 16,4% per motivi familiari e un altro 16,3% perché partirà in un altro periodo.

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