Roulette rosso sangue: la storia del serial killer Roberto Spinetti tra casinò, debiti e omicidi nel Nordest

Roulette rosso sangue sul litorale veneto. Una storia che sembra un noir nato tra casinò, debiti e strade secondarie bagnate dalla nebbia della pianura Padana. Nel novembre 2003 a Cavallino Treporti viene trovata Vanya Todorova, prostituta bulgara di 29 anni, ancora viva ma paralizzata da un colpo sparato alla nuca. Quell’agguato apre le porte a un'indagine che dal Veneto conduce fino all’Emilia e alla Valle d’Aosta, e dietro i delitti compare un nome: Roberto Spinetti. Ex imprenditore di successo con una dipendenza dal gioco e una caduta verticale, investigatori e perizie psichiatriche lo descrivono come lucido, controllato, affamato di adrenalina. Per lui uccidere e puntare sulla roulette è lo stesso brivido, lo stesso istante di potere. Da quel corpo sul ciglio della strada nasce la caccia a uno dei serial killer più oscuri del Nordest. Questa è la storia di ascesa e crollo di un uomo che ha trasformato il disastro della propria vita in una spirale di sangue. "Roulette rosso sangue" è il titolo di questo episodio a firma di Elia Cavarzan del libro “Serial Killer”, il quinto della collana “True Crime a Nordest”. Gli altri si occupano di grandi delitti, cold case e fantasmi. Li trovate in edicola a 8,90 euro.

Di Elia Cavarzan

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