"Ce l'hanno rubata": la scomparsa di Rossella Corazzin e i fantasmi del Circeo
Quando è scomparsa, nel pomeriggio del 21 agosto 1975, Rossella Corazzin, diciassette anni, di San Vito al Tagliamento, studentessa al liceo classico di Pordenone, aveva con sé soltanto una macchina fotografica. E un libro: I passi perduti, di Carpentier. Era in vacanza con i genitori a Tai di Cadore, dagli zii: «Papà, oggi non andare a fare la ninna: vieni a fare la passeggiata con me». Papà Sergio era stanco, mamma Elisanna stava armeggiando con le stoviglie, da lavare dopo il pranzo in famiglia. Rossella s’incamminò, da sola, nelle stradine del paesino incorniciato dai boschi del Monte Zucco, tra le Dolomiti. Non tornerà a casa quella sera, né mai. Quarant’anni dopo Angelo Izzo, uno dei mostri del Circeo, scriverà in una lettera inviata ai pm di Belluno che Rossella sarebbe stata uccisa dal suo branco, in una villa in Umbria, sul Lago Trasimeno, dopo un rito iniziatico e uno stupro di gruppo. “Ce l’hanno rubata” è il titolo dell’episodio scritto da Christian Seu e che fa parte di “Fantasmi” il uno dei volumi della collana “True Crime a Nordest”. Cinque libri che trovate in edicola al prezzo di 8,90 euro l’uno
Riproduzione riservata © il Nord Est
