Pahor, l’ex Capo di Stato sloveno, mette all’asta la vecchia Renault 4: il ricavato ai bimbi oncologici
Sul mercato a fini benefici l’automobile targata Nova Gorica: «È andata benissimo, raccolti soldi pari a 120 volte il valore iniziale»

Da capo di Stato a benefattore, a bordo di una vecchia Renault. È il destino che si è scelto l’ex presidente sloveno Borut Pahor, per dieci anni in carica fino al passaggio di testimone con Nataša Pirc Musar.
Pahor ha fatto parlare di sé, dopo l’uscita di scena dalla politica che conta, gettandosi in una nuova sfida: aiutare i bambini malati di cancro. Lo ha fatto con la sua vecchia R4, un’auto uscita dalla fabbrica nel lontano 1991, messa sul mercato al miglior offerente per raccogliere fondi per due associazioni impegnate a assistere minori colpiti da tumore.
L’asta, lanciata a inizio febbraio, si è conclusa con la consegna delle chiavi, dopo che Pahor aveva assicurato che sarebbe stata una corsa all’acquisto da parte non solo di «persone che amano le auto, ma di gente dal cuore grande». E in effetti, dopo un inizio un po’ stentato, con offerte non degne dell’obiettivo dell’asta e del fatto che si parlava di un’auto posseduta da un leader politico, l’asta si è rivelata un enorme successo. Una famiglia di Dravograd, ha annunciato lo stesso Pahor su Instagram, uno dei social su cui rimane attivissimo, ha detto di essere «pronta a pagare 60mila euro» per la vecchia Renault “presidenziale”, che Pahor aveva acquistato «da una signora vent’anni fa, per soli 500 euro».
In pratica «abbiamo raccolto fondi pari a 120 volte il valore» iniziale dell’auto, «bella somma per una giusta causa», ha detto l'ex presidente.
Causa che non si chiude con la vendita della Renault 4 beige targata Nova Gorica, 4 cilindri, 720 kg di peso, in ottime condizioni e pronta a circolare. «Continueremo su questa strada il lavoro» per aiutare i piccoli in difficoltà, ma sicuramente «la parte della Quatrelle» - così in francese il nome dell’iconico modello - «è andata benissimo». L’asta ha avuto successo anche perché la “Katrca” - così la Renault 4 è nota in Slovenia - ha una lunga e gloriosa storia pure a Lubiana. Prodotta dal 1961 al 1994 in oltre 8 milioni di esemplari, è uscita dagli stabilimenti di 17 Paesi, tra cui proprio la Slovenia, dove l’auto veniva prodotta prima alla Litostroj, il primo stabilimento nell’allora Jugoslavia a assemblare vetture francesi, poi alla Industrija Motornih Vozil (Imv) di Novo Mesto, che nel 1976 riuscì a far concorrenza sui numeri alla Zastava prima di trasformarsi nella Revoz, nel 1988, spingendo gli stabilimenti a essere tra i maggiori esportatori nazionali. E proprio la Slovenia, oltre al Marocco, fu l’ultimo Paese a produrre la Katrca, con modelli “sfornati” fino al 1994 prima della messa fuori produzione della Renault 4. L’ultima R 4 “made in Slovenia”, a confermare l’importanza del modello dei suoi legami con la Slovenia, fa ancora bella mostra di sé al Museo della Tecnologia di Bistra. Intanto i soldi ricavati dall’asta di quella presidenziale garantiranno cure e assistenza ai piccoli malati.
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