Ingresso in Schengen, la Croazia incassa il sì dell’Europarlamento

L’ultima decisione a dicembre del Consiglio Ue

Mauro Manzin

ZAGABRIA «Non ci sono ostacoli all'ingresso della Croazia in Schengen», lo scrive la commissione parlamentare competente nella bozza di parere, che sarà votata dal Parlamento europeo a novembre. Il parere dell’Europarlamento sarà il penultimo passo sulla strada della Croazia verso Schengen nel gennaio del prossimo anno. Il parere, lo ricordiamo, non è vincolante per il Consiglio Ue che sarà chiamato a dicembre a dare il definitivo via libera a Zagabria.

Secondo il documento presentato dal relatore della commissione, il deputato portoghese Paulo Ranger (Ppe), tenendo conto dei risultati delle procedure di valutazione e dei riesami effettuati da gruppi di esperti, non vi sono ostacoli all'adesione della Croazia a Schengen. La Croazia ha dimostrato di essere pronta ad applicare in modo soddisfacente tutte le disposizioni dell'ordinamento Schengen, è scritto nella bozza di parere del Parlamento europeo, che invita il Consiglio dell'UE ad adottare una decisione sull'ingresso della Croazia in Schengen. In una riunione dei ministri dell'Interno dell'Ue, la decisione deve essere presa con il consenso di tutti i membri dell'area Schengen. Sebbene non dovrebbero esserci più riserve sull'adesione della Croazia a Schengen il prossimo anno nell'Ue, come avvertono fonti a Bruxelles, potrebbero sorgere complicazioni se il Consiglio dell'Ue votasse un pacchetto, ovvero insieme sull'adesione di Croazia, Romania e Bulgaria.

La scorsa settimana, il Parlamento olandese ha invitato il governo del primo ministro Mark Rutte a porre il veto all'adesione di Romania e Bulgaria fino a quando non saranno effettuati ulteriori controlli sul controllo delle frontiere, sul funzionamento dello stato di diritto e sulla lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata in entrambi i Paesi.

Secondo la Slovenia aderendo a Schengen, la Croazia riconoscerà – da un punto di vista legale, ovviamente – anche i confini dei Paesi che sono già membri di Schengen, ovvero la Slovenia, e quindi indirettamente anche la decisione arbitrale sui confini tra Slovenia e Croazia che Zagabria non riconosce. Il motivo è il documento chiave di Schengen, la Convenzione europea sull'attuazione dell'accordo di Schengen, che la Croazia, ovviamente, deve rispettare al momento dell'adesione.

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