In Adriatico alla ricerca della balena zifio che vive a 1.100 metri sotto il mare per applicare radiocollari
È una specie rara che si muove fino a 3 mila metri di profondità
e si nutre di cefalopodi. È italo-croato il team che studia l’animale

FIUME. La prima ricerca sullo Zifio di Cuvier, mammifero marino protetto la cui vita nel Mediterraneo è poco conosciuta, è iniziata nel Mare Adriatico per riuscire ad avviare la marcatura degli esemplari con trasmettitori satellitari. La ricerca è condotta da un team internazionale di scienziati provenienti dalla Croazia e dall'Italia nell'Adriatico meridionale. Ricerca iniziata in mare aperto il 5 ottobre sorso e gli scienziati la stanno conducendo con il biscafo di 14 metri "Coolway", come ha riferito l'Istituto del Mondo Blu di Lussinpiccolo.
Gli scienziati di Mondo Blu, del Museo croato di storia naturale, della Fondazione Cima e dell'Istituto italiano per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) cercheranno di trovare gli esemplari di zifio nell'Adriatico meridionale per dotarli, come detto, di trasmettitori satellitari e raccoglieranno campioni di tessuto su cui sarà effettuata una biopsia. «Il tracciamento satellitare è un metodo potente che ci permetterà di ottenere informazioni chiave per un'ulteriore protezione di questa specie. Queste creature non conoscono confini, quindi è stata necessaria una cooperazione internazionale per garantire la massima probabilità di successo», ha dichiarato Caterina Fortuna, coordinatrice scientifica della ricerca presso l'Ispra. Questa sarà la prima volta che una specie di balena nell'Adriatico viene monitorata utilizzando trasmettitori satellitari.
Nonostante siano chiamate "balene", le balene dal becco di Cuvier appartengono al gruppo delle balene dentate a cui appartengono anche i delfini. Si nutrono principalmente di cefalopodi che cacciano a grandi profondità, e possono crescere oltre sei metri di lunghezza e pesare oltre tre tonnellate.
Nel Mar Mediterraneo, gli esemplari di zifio abitano aree in cui le profondità di solito superano i 1000 metri. Sono presenti in piccolo numero e conducono una vita nascosta. Possono restare sott’acqua fino a 23 minuti. La ricerca aerea ha dimostrato che le acque dell'Adriatico meridionale rappresentano un habitat importante per lo zifio di Cuvier a livello mediterraneo. Il direttore del Blue World Science Program, Grgur Pleslić, ha affermato che le balene dal becco di Cuvier nell'Adriatico sono una specie sottoposta a un'estrema pressione a causa di numerose attività umane in mare. Sono sensibili al rumore prodotto dai sonar militari durante le esercitazioni navali che in più occasioni hanno portato alla loro morte di massa e allo spiaggiamento nel Mar Mediterraneo. Il nome inglese dello Zifio è Cuvier’s Beaked whale, ossia balema del becco di Cuvier mentre il nome scientifico è Ziphius Caviorostris. Può raggiungere fino ai 3 mila metri di profondità.
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