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Strategia, dati e intelligenza artificiale: come cambia la pianificazione industriale secondo QUIN

Lo scorso 27 maggio al LEF di San Vito al Tagliamento (PN), QUIN ha riunito imprese, manager ed esperti per affrontare le nuove sfide della pianificazione produttiva. Un evento partecipato, concreto e orientato al cambiamento.

In un’epoca in cui l’incertezza è diventata la regola e non più l’eccezione, il governo della complessità produttiva rappresenta una delle sfide cruciali per le imprese manifatturiere. È da questa consapevolezza che è nato l’evento “Governare il cambiamento: la pianificazione strategica nell’era dell’intelligenza artificiale”, organizzato da QUIN presso il LEF - l'azienda digitale modello di San Vito al Tagliamento (PN), al cui interno è stato integrato anche un sistema di planning multiscenario, progettato dalla stessa QUIN: una piattaforma concreta per sperimentare modelli decisionali evoluti in condizioni operative complesse.

L’appuntamento, aperto dai saluti di Marco Olivotto, Direttore Generale del LEF, ha visto la partecipazione di oltre 50 aziende, per un totale di quasi 100 partecipanti, a conferma del grande interesse che il tema della pianificazione intelligente sta suscitando tra le imprese industriali.

Dalla complessità all’azione: un nuovo paradigma

Nel corso dell’evento, QUIN ha proposto una riflessione strutturata sulle sfide che oggi impattano i processi decisionali delle aziende: variabilità della domanda, frammentazione della supply chain, vincoli operativi, urgenze continue. Pianificare, oggi, significa tenere insieme dati, persone e visione, costruendo un sistema capace di anticipare e guidare le scelte e, quando necessario, reagire prontamente agli imprevisti.

Ad aprire il confronto sono stati Luca Comello, Head of Project & Innovation Management di QUIN, e Federico Cussigh, Head of Digital Transformation di Pietro Rosa TBM e Senior Partner di R-Tree Technologies, con un inquadramento che ha toccato le trasformazioni in atto nel contesto industriale. Il punto critico, è stato evidenziato, non è solo la natura delle sfide, ma la velocità con cui si manifestano, spesso incompatibile con i tempi e le strutture decisionali tradizionali.

La vera trasformazione non consiste nell’adottare strumenti tecnologici isolati, ma nell’integrare modelli intelligenti all’interno di processi decisionali progettati con metodo e consapevolezza” – ha sottolineato Comello. “L’Intelligenza Artificiale, in questo scenario, può rappresentare una leva potente per il supporto all’analisi e alle valutazioni operative, ma solo se inserita in un disegno strategico chiaro, con una data governance solida e una cultura organizzativa capace di apprendere e adattarsi”.

Il percorso ha incluso anche una riflessione sui diversi livelli evolutivi dell’AI – dai modelli conversazionali attuali fino alla prospettiva dell’Artificial Super Intelligence (ASI) – a conferma che la sfida in corso non è solo tecnologica, ma sistemica.

 

Un evento firmato QUIN, per portare cultura, metodo e soluzioni nella trasformazione industriale

L’evento si inserisce nel percorso di QUIN, società di consulenza e soluzioni tecnologiche con sedi a Udine, Milano, Cesena e Firenze, che affianca le imprese industriali nella gestione della complessità e nei percorsi di trasformazione digitale e sostenibile.

Specializzata in Operations, Supply Chain e Business Performance Management, QUIN unisce visione strategica, tecnologie avanzate e una profonda conoscenza dei processi per accompagnare le aziende verso l’eccellenza organizzativa e operativa.

L’evento del 27 maggio organizzato da QUIN – e promosso con il patrocinio di Ditedi (Distretto Industriale delle Tecnologie Digitali FVG) e del Cluster Comet (Cluster della metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia) - è stato concepito proprio con questo spirito: non solo per parlare di pianificazione, ma per creare uno spazio concreto di confronto e contaminazione tra imprese e professionisti, con l’obiettivo di diffondere cultura operativa e approccio integrato.

Tra visione strategica e concretezza operativa

Dopo l’introduzione, il pomeriggio si è articolato in due momenti principali: una presentazione di modelli evoluti di pianificazione intelligente e una tavola rotonda con testimonianze dirette di aziende che stanno affrontando percorsi di trasformazione.

A prendere la parola sono stati imprenditori e manager che operano in settori diversificati:

  • Keyline, con il CTO Massimo Biagi, ha raccontato il percorso di digitalizzazione, che ha visto anche l’introduzione di un nuovo ERP, vissuto come un momento di ripensamento culturale e organizzativo.
  • AMB, con Alessandro Bortuzzo, ICT Manager, ha evidenziato le sfide legate alla data governance e alla sicurezza in un’azienda in forte evoluzione.
  • Bofrost Italia, con Matteo Emanuele, Direttore Area Tecnica, Supply Chain e Qualità Alimentare, ha illustrato l’utilizzo dell'intelligenza artificiale nel demand planning, per anticipare le fluttuazioni della domanda e supportare la rete commerciale.
  • Valcucine, rappresentata da Alberto Foda, Operation Manager, ha condiviso le complessità di una produzione Design To Order e l’evoluzione verso un modello più sincrono e collaborativo con i fornitori.
  • VDA - Telkonet Group, con il CEO Piercarlo Gramaglia, ha offerto una prospettiva su un percorso di cambiamento che, a partire dalla ridefinizione dei processi operativi tra le varie filiali del gruppo (operante a livello globale), ha portato infine anche alla ristrutturazione dell’architettura tecnologica a supporto.

Un dialogo aperto, concreto e ricco di spunti, moderato da Luca Comello, che ha saputo connettere le diverse esperienze mostrando quanto la pianificazione sia oggi un terreno dove tecnologia, cultura organizzativa e strategia si incontrano.

 

AI, previsione e capacità di risposta

Durante la sessione tecnica, gli esperti QUIN hanno presentato le potenzialità della pianificazione multiscenario basata su modelli predittivi, tecniche di demand sensing, machine learning e clustering per l’introduzione di nuovi prodotti. Strumenti in grado di migliorare le previsioni, gestire le scorte e ottimizzare i cicli produttivi con maggiore efficacia decisionale.

Stefano Rigonat, Head of SCM Consulting in QUIN ha dichiarato “Il nostro compito è essere costantemente aggiornati sulle ultime tecnologie per proporle ai nostri Clienti. Nel far questo però non dimentichiamo tutti i metodi e gli strumenti consolidati: per chi non li ha ancora adottati, è un po’ come essere fermi nel traffico e non avere il navigatore. Sono Quick-Win che portano subito beneficio al business”.

Una dimostrazione pratica di come gli strumenti possono aiutare i manager a “ricalcolare rapidamente il percorso”, l’ha offerta Morris Odorizzi, Senior SCM Specialist in QUIN, dimostrando live come, con un sistema di planning multiscenario, sia possibile realizzare un Digital Twin della propria supply chain, indagando ipotesi alternative di produzione (ad esempio, con ipotesi di Make or Buy o turnistiche alternative), per trovare il miglior trade off fra livello di servizio e costi. Simulando gli impatti di varie scelte prima di metterle in pratica nel mondo reale.

Un evento che guarda avanti

L’evento si è concluso con un momento di networking, che ha confermato il valore dell’incontro anche sotto il profilo relazionale e della condivisione tra aziende e professionisti.

Il successo di questa iniziativa, testimoniato dall’alta partecipazione e dal livello delle discussioni, dimostra che c’è un bisogno concreto di fare chiarezza, creare metodo e sviluppare visione attorno ai temi della pianificazione industriale” – dichiara l’Amministratore Delegato di QUIN, Fabio Valgimigli, presente all’evento.

E proprio su questi elementi QUIN continuerà a lavorare, accompagnando le aziende in un percorso di trasformazione che mette al centro i processi, le persone e l’intelligenza – naturale e artificiale – come chiavi per affrontare il futuro.

 

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