KoralmBahn, la nuova alta velocità che avvicina la Carinzia all’Europa. E al Nordest

Il 12 dicembre l’Austria taglierà il nastro di una delle opere ferroviarie più imponenti della sua storia recente: la KoralmBahn, la linea ad alta velocità che collega Graz e Klagenfurt attraverso il tunnel Koralm, 33 chilometri scavati sotto la montagna. È un’infrastruttura da oltre 6 miliardi di euro, 130 chilometri di nuove tratte e fino a 50 chilometri di gallerie complessive, che ridurrà i tempi di percorrenza tra le due città da tre ore a circa 45 minuti.
La cerimonia di inaugurazione, organizzata da ÖBB, vedrà la presenza del Presidente federale austriaco e delle principali autorità politiche. Ma l’impatto della KoralmBahn va ben oltre i confini nazionali: è un tassello decisivo nel ridisegnare la geografia dei collegamenti tra l’area Alpe-Adria e l’Europa centrale, con riflessi diretti anche per l’Italia nord-orientale.

Una nuova macroregione economica nel cuore dell’Alpe-Adria
Con l’entrata in servizio della KoralmBahn, la Carinzia si integra in modo molto più stretto con la Stiria. Il progetto dà vita a una nuova macroregione economica che comprende parti dei due Länder, con circa 1,8 milioni di abitanti e 770.000 occupati: la seconda area metropolitana austriaca per popolazione, destinata a diventare un nuovo motore di sviluppo grazie al miglioramento delle infrastrutture e della mobilità.
Per la Carinzia si tratta di una svolta storica. La regione accorcia le distanze verso nord, si collega più rapidamente ai grandi mercati interni austriaci e consolida il proprio posizionamento come hub logistico e produttivo nel cuore dell’Europa. La nuova linea fa parte dell’asse ferroviario meridionale e contribuisce al rafforzamento del corridoio Baltico-Adriatico, che collega i porti dell’Alto Adriatico con Vienna, la Polonia e il Nord Europa .
Il quadro sarà completato nei prossimi anni dal tunnel di base del Semmering, che entrerà in funzione entro il 2030. Con quest’ultimo tassello l’intera linea meridionale sarà pienamente modernizzata: i collegamenti tra Klagenfurt e Vienna diventeranno ancora più rapidi e affidabili, con tempi di viaggio che scenderanno a poco più di due ore.
L’avanzamento della linea meridionale ha effetti immediati anche sui collegamenti transfrontalieri. La Carinzia, già snodo naturale tra area alpina ed Europa centrale, rafforza infatti la propria funzione di passaggio verso i mercati del Nord per i flussi che dall’Italia nord-orientale, via Tarvisio–Villach, si inoltrano lungo l’asse baltico-adriatico, con benefici in termini di fluidità complessiva, tempi di percorrenza e capacità delle catene logistiche lungo l’arco alpino.

Fürnitz e Villach, dove si incontra la logistica europea
Il punto in cui tutto questo si rende tangibile è il Logistik Center Austria Süd di Fürnitz, alle porte di Villach. Qui si concentra il cuore della strategia logistica carinziana. Il terminal, sviluppato congiuntamente dalla Kärntner Beteiligungsverwaltung e da ÖBB, è già oggi un nodo chiave per il traffico merci lungo l’asse nord-sud e sta vivendo una fase di espansione: nuovi spazi per magazzini e attività a valore aggiunto, servizi di consolidamento e imballaggio, possibilità di montaggio leggero direttamente in prossimità del nodo ferroviario.
La nuova linea Koralm renderà ancora più efficiente il collegamento tra Fürnitz, Graz e il resto della rete meridionale, mentre il completamento della seconda canna del tunnel delle Caravanche – che sarà operativo operativo dal 2029 - aumenterà la capacità del corridoio verso la Slovenia e l’Europa sudorientale, riducendo tempi di attesa e migliorando sicurezza e continuità dei flussi.
Per le imprese che guardano ai mercati centro-europei, questo sistema offre una combinazione interessante: un terminal intermodale moderno, collegato ai porti adriatici, inserito in un network ferroviario ad alta capacità e supportato da un ecosistema di servizi logistici e industriali.
“La Koralm-Bahn non è solo un’infrastruttura ferroviaria – osserva Andreas Duller, referente di Regionmarketing Carinthia – ma un volano per lo sviluppo economico sostenibile della regione. Ci permette di ripensare la posizione della Carinzia nello scacchiere europeo, rendendola ancora più attrattiva per imprese, investitori e operatori della logistica”.

Un’opportunità per la manifattura e la green economy
I benefici non si limitano al solo settore logistico. L’accorciamento delle distanze e l’aumento della frequenza ferroviaria favoriranno l’insediamento di imprese manifatturiere e high-tech nell’area carinziana, attratte da una regione che unisce infrastrutture moderne, qualità della vita e politiche di attrazione imprenditoriale.
Secondo i dati del governo austriaco, la nuova tratta permetterà di spostare parte del traffico merci dalla strada alla ferrovia, contribuendo agli obiettivi europei di riduzione delle emissioni. A regime, si stima una riduzione di circa 60.000 tonnellate di CO₂ all’anno.

Non solo infrastrutture: un ecosistema logistico, digitale e industriale
La trasformazione in corso in Carinzia non riguarda solo binari e gallerie. Attorno a queste opere si sta costruendo un ecosistema integrato che combina logistica, digitalizzazione e manifattura avanzata.
Un tassello chiave è l’Alpine Internet Exchange (ALPSiX), il nuovo nodo dati in corso di realizzazione a Fürnitz, destinato a collegare direttamente la Carinzia alle “autostrade europee dei dati” e a ridurre i tempi di latenza fino a 1 millisecondo. Parallelamente è previsto un anello in fibra ottica che connetterà il Lakeside Science & Technology Park di Klagenfurt, l’High Tech Campus di Villach e il Logistik Center Austria Süd, creando una combinazione virtuosa tra infrastruttura fisica e rete digitale.
La Carinzia si conferma così laboratorio di innovazione e logistica intelligente, in grado di unire infrastrutture moderne, ricerca, qualità della vita e posizionamento strategico, rafforzando il proprio ruolo di regione ponte tra Mediterraneo e Europa centrale.
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