Unicredit ricorre al Tar sul Golden Power

Dal cda via libera alla rinuncia alla condizione su Anima

(ANSA) - ROMA, 23 MAG - Per sciogliere le riserve esistenti sulla legittimità del 'golden power' così come applicato in questo caso ai sensi del diritto italiano e dell'Ue, UniCredit presenterà a breve un ricorso al Tar del Lazio e supporterà l'Ue nel suo esame della situazione. Lo si legge in una nota. Indipendentemente dal suo esito, tale ricorso è una linea d'azione prudente per ottenere chiarezza e una valutazione formale indipendente sulla corretta applicazione del golden power al caso specifico, aggiunge la banca spiegando che la sospensione dell'Offerta deliberata da Consob, è "finalizzata a lasciare il tempo necessario per fornire agli investitori di UniCredit e di Bpm informazioni chiare e adeguate, che consentano loro di valutare con cognizione di causa l'offerta, tenendo conto dell'esercizio del "golden power" e delle relative prescrizioni". Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato la rinuncia alla condizione relativa all'operazione Anima. Unicredit tuttavia evidenzia che "è evidente che l'operazione Anima è stata realizzata a condizioni considerevolmente meno favorevoli di quanto precedentemente ipotizzato". In particolare il gruppo di Piazze Gae Aulenti ricorda che è l'opa da parte di banco Bpm è avvenuta ad "un prezzo di acquisizione più elevato (da 6,2 a 7,0 euro per azione, pari a un aumento del 13%) e senza i previsti benefici sul capitale regolamentare associati al Danish Compromise". (ANSA).

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