Processo Pifferi bis rinviato a venerdi', parlano i legali delle psicologhe
Nel processo "Pifferi bis" si discute sulla valutazione del Q.I. di Alessia Pifferi, la madre condannata per la morte della figlia di 18 mesi. In aula sono state illustrate le modalita' del test WAIS, che secondo la Procura sarebbe stato usato per far apparire la donna incapace di intendere e volere. Il risultato di 40 punti, paragonabile a quello di una bambina, e' ora al centro dell'indagine sulle psicologhe che lo hanno somministrato in carcere: l'accusa ipotizza una manipolazione finalizzata a ottenere una perizia psichiatrica favorevole. Gli avvocati della difesa respingono ogni addebito: "Non c'e' stato alcun falso, manca un movente", ha dichiarato Mirko Mazzali, sottolineando che eventuali errori professionali non possono tradursi in reati. La collega Francesca Beretta ha chiesto l'assoluzione piena delle imputate, dopo aver spiegato in modo tecnico i criteri di attribuzione dei punteggi. Il processo e' stato rinviato a venerdi': la sentenza e' attesa per il 1  dicembre.
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