Oltre 530 arresti a protesta Palestine Action in Gb, è polemica

(ANSA) - LONDRA, 11 AGO - È polemica nel Regno Unito dopo che oltre 530 persone sono state arrestate da Scotland Yard per aver manifestato sabato a Londra in modo non violento a sostegno di Palestine Action, l'organizzazione pro-pal inserita nella lista nera delle 'organizzazioni terroristiche' in seguito alla contestatissima decisione del governo laburista del premier Keir Starmer. Da più parti, fra cui le ong come Amnesty International e Greenpeace, oltre a rappresentanti politici e organizzazioni internazionali, hanno condannato con forza quanto successo a partire dalla limitazione al diritto di manifestare, frutto della linea dura dell'esecutivo, considerando che quasi tutte le persone sono state fermate solo per aver pacificamente mostrato cartelli di solidarietà a Palestine Action, oltre che contro il "genocidio" a Gaza imputato ad Israele, con appena una dozzina di accusati invece di resistenza alle forze dell'ordine, di intralcio al traffico o di aver scandito presunti slogan d'istigazione all'odio. Tutti dovranno rispondere davanti alla giustizia di reati ai sensi della legge anti-terrorismo del 2000, incluse due signore novantenni presenti alla manifestazione: il video del loro fermo è stato diffuso sui social media sollevando altre critiche. Il giornale progressista Guardian riporta oggi in prima pagina, in base ai dati di Scotland Yard, che metà delle persone arrestate aveva 60 anni o più. Quella che quindi si è trasformata in una retata di anziani ha sollevato forti dubbi perfino fra le forze dell'ordine. La Met Police ha dichiarato di aver dovuto affrontare sfide "del tutto irrealistiche" nel corso della manifestazione per il numero di arresti compiuti: ancor di più se si considera che altre proteste sono già state programmate. (ANSA).
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