Ligure morto in Svizzera, Cappato: "Costretto da Stato a tortura"

"Fabrizio avrebbe avuto diritto ad essere aiutato a morire a casa sua; invece, lo Stato italiano lo ha condannato a subire l'ulteriore tortura di 10 ore e mezzo di viaggio fino alla Svizzera". Questa la testimonianza di Marco Cappato, politico e attivista sulla morte di un 79enne ligure. Fabrizio, non e' il suo nome ma ha scelto di mantenere l'anonimato, era affetto da una malattia neuro generativa che, oltre a portargli indicibili sofferenze, lo obbligava a dipendere totalmente da terzi, era immobilizzato e di notte attaccato all'ossigeno. Dopo aver contattato l'associazione Luca Coscioni ha preso la decisione di andare in Svizzera, accompagnato da Roberta Pelletta e Cinzia Fornero, due volontarie dell'associazione Soccorso Civile.

Riproduzione riservata © il Nord Est