Israele, Sa'ar: "In corso una campagna internazionale distorta"

Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, respinge quella che definisce una "campagna distorta" di pressioni internazionali per un cessate-il-fuoco nella guerra di Gaza e il riconoscimento di uno Stato palestinese. Sa'ar dice che porre fine al conflitto da parte di Israele, mentre Hamas e' ancora al potere a Gaza e tiene delle persone in ostaggio, sarebbe una "tragedia sia per gli israeliani che per i palestinesi". "Non accadra', non importa quanta pressione venga esercitata su Israele". "Israele non cedera' alle pressioni per porre fine alla guerra a Gaza, ne' i Paesi stranieri lo costringeranno ad accettare uno Stato palestinese", dichiara in un briefing con i giornalisti internazionali. "Creare uno Stato palestinese oggi significa creare uno stato di Hamas. Uno stato jihadista. Non accadra'", ha detto, accusando i governi europei di permettere che le loro politiche siano influenzate dalle loro "enormi popolazioni musulmane", sacrificando Israele per compiacere questa comunita'.

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