In Italia oltre 636mila frane fino ad oggi, nel 2025 già 10

Guzzetti(Accademia Lincei):'Rischio aumenterà nei prossimi anni'

(ANSA) - ROMA, 05 GIU - Ad oggi, l'Italia ha visto oltre 636mila frane nella sua storia: quelle verificatesi nel 2025 sono già 10, mentre lo scorso anno ha chiuso a quota 129. L'ultima in ordine di tempo è quella del 28 maggio nel comune di Foza, in provincia di Vicenza, dove un masso si è staccato da un versante ed è precipitato su una strada provinciale. Sono i dati riportati su IdroGeo, la piattaforma nazionale sul dissesto idrogeologico dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che sottolineano l'importanza di un fenomeno naturale molto frequente nel paesaggio italiano eppure ancora poco conosciuto e difficilmente prevedibile. "L'Italia è sicuramente il paese europeo con il maggior numero di frane note e ci aspettiamo che il rischio aumenti nei prossimi anni, a causa del cambiamento climatico che tende sempre più a concentrare nel tempo le precipitazioni", dice all'ANSA Fausto Guzzetti dell'Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche e membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei, nella cui sede romana oggi un convegno cerca di fare il punto proprio su questo tema. "Le frane scolpiscono il nostro ambiente e sono a loro volta influenzate da esso. Noi pensiamo di conoscerle, ma in realtà non così bene: ad esempio, le alluvioni del maggio 2023 in Emilia-Romagna hanno causato oltre 80mila frane in pochissimi giorni". Le mappe disponibili sulla piattaforma IdroGeo mostrano come buona parte del territorio italiano, a parte le aree pianeggianti, sia caratterizzato da una elevata pericolosità. La popolazione a rischio, in particolare, è circa il 2,2%, più di 1.300.000 persone. Inoltre, come ha sottolineato Paola Salvati dell'Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Cnr, tra i partecipanti al convegno, dal 1974 al 2023 le frane hanno causato 1.060 morti e oltre 138mila sfollati. (ANSA).

Riproduzione riservata © il Nord Est