Il Senato approva il decreto flussi, è legge

(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Il Senato ha approvato in via definitiva il decreto flussi, confermando il testo della Camera. Il decreto è stato votato per alzata di mano. In favore la maggioranza, contrarie le opposizioni. Il provvedimento contiene molteplici misure in diversi ambiti sui permessi di soggiorno, sia ordinari che stagionali, per i migranti provenienti da Paesi extra Ue, venendo incontro ad alcune richieste delle imprese con deroghe all'attuale legge sull'immigrazione (la Bossi-Fini). Tra le altre cose il decreto introduce il termine massimo di trenta giorni per il rilascio del nulla osta al lavoro dal momento della presentazione della richiesta nominativa, estende a dodici mesi, in via sperimentale sino al 31 dicembre 2027, il limite temporale per presentare la domanda di visto di ingresso dopo aver completato le attività di istruzione e formazione nei Paesi di origine e amplia da 6 mesi ad un anno la durata dei permessi di soggiorno dei cittadini stranieri rilasciati per motivi di protezione sociale (vittime di tratta o grave sfruttamento) e di quelli rilasciati agli stranieri vittime di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (caporalato). Ai titolari di permesso di soggiorno viene riconosciuto inoltre - per motivi di protezione sociale e vittime di violenza domestica - la possibilità di beneficiare dell'assegno di inclusione, prevedendo la non applicabilità nei loro confronti delle norme vigenti che prevedono - tra le altre cose - specifici requisiti di cittadinanza, di residenza e di soggiorno. Si proroga fino al 2028 la possibilità di ingresso e soggiorno "extra-quote" in favore di massimo 10.000 lavoratori stranieri da impiegare nel settore dell'assistenza familiare o sociosanitaria a favore di persone con disabilità o grandi anziane o, come introdotto nel corso dell'esame in sede referente, a favore di bambini dalla nascita ai sei anni. Il contingente d'ingresso degli stranieri ammessi a partecipare a programmi di volontariato in Italia, sarà determinato non più annualmente, bensì nell'ambito di un triennio. Modificato anche il termine per il rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare: da novanta a centocinquanta giorni. (ANSA).
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