Flotilla, giornalista cacciata? Regole per proteggerci

'Non le ha rispettate, è mancata la fiducia'

(ANSA) - ROMA, 12 SET - "Abbiamo il massimo rispetto per la libertà di stampa, tanto che noi per primi ringraziamo i media che sono la forma più grande di protezione che abbiamo. Saremmo folli a non rispettare i cronisti, ma i giornalisti che si imbarcano sono anche passeggeri quindi si troveranno su una barca con un vero e proprio equipaggio. Ci siamo dati delle regole, che valgono per tutti, per proteggerci". A dirlo Maria Elena Delia, portavoce della Global Sumud Flotilla, il merito alla denuncia della giornalista della Stampa di essere stata cacciata dalla missione. "Nel caso di Francesca Del Vecchio, purtroppo, queste regole non sono state rispettate e, come sarebbe successo a chiunque altro di noi, anche non giornalista, si è generata una perdita di fiducia - ha aggiunto - . E' una missione ad altro rischio, avevamo chiesto nei primi giorni di non rivelare dove si trovavano le barche e dove facevamo il traning. Lei lo ha scritto e gli altri passeggeri sono rimasti disorientati. Erano raccomandazioni fatte a tutti, non solo ai giornalisti, per mantenere il perimetro della sicurezza in una missione così complicata." (ANSA).

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