Dsei Japan, verso accordo di perfezionamento sul Gcap

Rafforzare la sicurezza attraverso tecnologie avanzate

(ANSA) - TOKYO, 23 MAG - Ha preso il via a Tokyo il Dsei Japan, la fiera biennale internazionale specializzata nella difesa, con un accesso privilegiato alla regione dell'Indo-Pacifico, sempre più rilevante nell'attuale congiuntura geopolitica. Presenti nella capitale nipponica i maggiori player dell'industria dell'elettronica per la difesa in Italia, impegnati a coordinare insieme ai partner giapponesi e del Regno Unito la realizzazione del progetto Gcap, il programma lanciato nel 2022 per lo sviluppo del fighter di sesta generazione dotato della tecnologia Isanke & Ics (Integrated Sensing and Non-Kinetic Effects & Integrated Communications Systems). La rapida evoluzione degli scenari geopolitici rende la partnership sempre più strategica tra i tre Paesi alleati, decisi a collaborare su obiettivi condivisi, legati alla realizzazione entro il 2035 del sistema di difesa aerea di nuova generazione. "Il programma Gcap rappresenta la risposta ai conflitti attuali che sono focalizzati sulla centralità dell'informazione, e in questo assetto è fondamentale il ruolo del dominio Isanke & Ics di cui noi facciamo parte dall'inizio con Leonardo Italia, Leonardo Uk e Melco", spiega all'ANSA Alberto de Arcangelis, Svp Future Business & Public Financing di Elt Group. "È un progetto sfidante sul piano tecnologico e per noi in quanto aziende. Stiamo facendo importanti progressi con l'obiettivo di costituire un consorzio entro l'anno". Una piattaforma che ha una grande rilevanza da un punto di vista economico e industriale, con il possibile utilizzo di elicotteri e sinergie con l'aerospazio, sottolinea Pietro Vanotti, Svp Future Combat Air Systems di Leonardo Electronics Italy: "Per l'industria europea, e anche quella britannica, la collaborazione con il Giappone sul progetto rappresenta una sfida e al tempo stesso qualcosa di estremamente appagante, perché allarghiamo i nostri orizzonti su uno scenario più ampio, che non si limiterà solo al Gcap. Leonardo lavora in questo Paese dagli anni '90, e negli ultimi tre siamo riusciti a sviluppare una forte cooperazione all'interno del consorzio". Una cooperazione innovativa che al tempo si può rivelare anche un cambio di paradigma rispetto all'F-35, prodotto dalla Lockheed Martin, sul quali gli Usa mantengono il controllo sul software, la logistica e la manutenzione, sottolineano gli esperti del settore. "Siamo molto fiduciosi dell'architettura Isanke & ICS che abbiamo sviluppato; dobbiamo anche considerare che la piattaforma info operativa degli F-35 ha raggiunto i 15 anni di età, ed è stata costruita su una struttura tecnologica, con l'utilizzo di algoritmi che sono andati via via evolvendosi", osserva Andrew Howard, Director Major Air Programmes di Leonardo Uk. "I nostri obiettivi sono l'integrazione avanzata, un accesso privilegiato e la condivisione di dati senza restrizioni di natura politica, grazie all'enorme potenziale di informazioni che siamo in grado di fornire. Il nostro progresso tuttavia non dovrebbe far dimenticare i meriti della piattaforma dell'F-35, alla quale ci siamo ispirati". Una visione condivisa dal responsabile dell'F-X Programmes Development Centre della Mitsubishi Electric, Tatsuya Hirao: "Considerata l'attuale congiuntura a livello internazionale, una forma di cooperazione con i Paesi alleati che condividono gli stessi valori diventa sempre più importante. Come rappresentanti dell'industria della difesa siamo orgogliosi di partecipare al progetto di sviluppo congiunto. Promuoveremo maggiori sinergie nel settore, in linea con le aspirazioni delle nazioni interessate e le aziende partner". (ANSA).

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