Crosetto, Trump ha esplicitato che la Ue non gli serve

"Nella competizione degli Usa con la Cina"

(ANSA) - ROMA, 06 DIC - "La traiettoria della politica americana era evidente già prima dell'avvento di Trump che ha soltanto accelerato un percorso irreversibile. Gli USA hanno in corso una competizione sempre più difficile, complessa e dura con la Cina e ogni loro atto, decisione, comportamento, deve essere letto in questo scenario. Trump ha semplicemente esplicitato che l'Ue gli serve poco o nulla in questa competizione". Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, con un post su X dove ha commentato la Strategia di sicurezza nazionale Usa, aggiungendo che "ogni decisione, ogni atto futuro sarà affrontato con un solo obiettivo: il rafforzamento degli Usa nella competizione con la Cina". Secondo quanto scrive Crosetto al presidente degli Stati Uniti, l'Unione Europea non serve "perché non ha risorse naturali particolarmente rilevanti o utili. Perché sta perdendo la competizione sull'innovazione e la tecnologia. Perché non ha potere militare. Perché, rispetto ai nuovi attori del Mondo, è piccola, lenta e 'vecchia'. I motivi per cui lo abbia fatto anche con un po' di asprezza non sono nemmeno loro una sorpresa perché i suoi giudizi (e quelli di molti esponenti repubblicani o maga) su alcune posizioni e scelte politiche dell'Unione sono note da anni". Per il ministro della Difesa però "il tema principale non è l'Ue. Come si nota dal poco spazio dedicato al vecchio continente, nella strategia resa nota ieri. Ogni decisione, ogni atto futuro sarà affrontato con un solo obiettivo: il rafforzamento degli Usa nella competizione con la Cina". Un approccio che Crosetto definisce "pragmatico, senza sentimenti o legami, utilitaristico ed esclusivamente orientato alla supremazia economica e tecnologica nei prossimi anni perché significa supremazia in questo secolo. "La pessima notizia - aggiunge - è che dovremmo (per me dovremo) pensare a ciò che finora ci avevano fornito, gratuitamente, i nostri alleati statunitensi: la sicurezza, la difesa e la deterrenza. Non parlo solo di quelle militari". Il ministro afferma, inoltre, che per "scelta politica in questi anni abbiamo costruito e consolidato una grande quantità di rapporti bilaterali con nazioni che ci possono aiutare nel percorso futuro (in Africa, Golfo, Asia, Sud America, Australia) per garantire e rafforzare la sicurezza economica, energetica e di approvvigionamenti strategici - aggiunge -. Per scelta abbiamo contribuito a dare un piccolo impulso positivo ad un'Europa che aveva perso il contatto con le traiettorie del Mondo pensando di poterlo plasmare a sua immagine e somiglianza. Piccolo, perché le resistenze ideologiche e burocratiche che rifiutano un approccio veloce e pragmatico alle evoluzioni della realtà sono fortissime e sedimentate". (ANSA).

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