Cresce l'onda anti-Airbnb in Belgio, stretta anche a Ostenda

(ANSA) - BRUXELLES, 11 AGO - Quando l'estate si affaccia anche sul mare del Nord, Ostenda si trasforma: da cittadina costiera di 72 mila abitanti diventa una vivace metropoli balneare con oltre 200 mila presenze, tra bagnanti, stabilimenti al completo e lunghe code per un cartoccio di frites o un cono di gelato. Ma, di fronte al dilagare del turismo 'mordi e fuggi' alimentato da Airbnb, il sindaco John Crombez ha scelto di seguire l'esempio di Bruges, Gand, Bruxelles e Anversa, ordinando una decisa stretta. D'ora in avanti, ha annunciato il primo cittadino del comune fiammingo in un'intervista a Het Nieuwsblad, le norme saranno più severe: tasse equiparate a quelle degli hotel, divieti in alcune aree della città e paletti per gli affitti a breve termine. "Airbnb non può essere una zona franca fiscale", ha avvertito Crombez, annunciando che le nuove misure entreranno in vigore a breve per tutelare la qualità della vita dei residenti e frenare la fuga di abitazioni dal mercato tradizionale. L'iniziativa non è isolata: il governo regionale fiammingo ha già reso obbligatoria la registrazione di tutte le case vacanza e imposto alle piattaforme di condividere i dati per individuare chi non rispetta le regole. Anche i Comuni stanno intensificando i controlli: a inizio anno Bruges ha avviato verifiche capillari per scoprire gli alloggi non registrati, minacciando azioni legali immediate; la scorsa settimana a Bruxelles le autorità fiscali hanno imposto multe e richiesto pagamenti arretrati della tassa di soggiorno a centinaia di host. Secondo il quotidiano Le Soir, solo per il 2022 il recupero potrebbe oscillare tra 1,5 e 2 milioni di euro. (ANSA).
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