Cassazione rigetta ricorso, figlia Riina andrà in carcere

E' accusata di estorsione aggravata

(ANSA) - PALERMO, 16 OTT - Andrà in carcere Maria Concetta Riina, figlia del capo dei capi di Cosa nostra, Totò Riina, accusata di estorsione aggravata. La Cassazione ha rigettato il ricorso del suo avvocato, Francesco Olivieri che ha confermato la notizia. Il provvedimento di custodia cautelare non è stato ancora eseguito. Maria Concetta Riina, la maggiore delle figlie del capomafia, è accusata dalla Procura di Firenze di aver minacciato due imprenditori in Toscana chiedendo loro denaro. Il gip rigettò la richiesta di misura cautelare avanzata dai pm, ma Dda di Firenze fece ricorso ottenendo l'arresto dal tribunale del Riesame. Contro la decisione dei giudici il legale della donna presentò impugnazione in Cassazione. Oggi il rigetto del ricorso che rende esecutiva la misura. "Noi siamo sempre gli stessi di un tempo, le persone non cambiano", avrebbe detto con velata minaccia la figlia maggiore di Riina a un industriale di Siena a cui sarebbe riuscito a portare via una cesta di generi alimentari di 45 chili del valore di 350 euro e 1.000 euro. Invece, non sarebbero andate a buon fine le richieste a un imprenditore del Pisano. L'indagine coinvolgeva anche il marito della Riina che è già detenuto per una truffa. (ANSA).

Riproduzione riservata © il Nord Est