Caso Bova, Garante apre istruttoria sulla diffusione degli audio

"Pubblicato senza consenso, viene da una conversazione privata"
Raoul Bova

Il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un'istruttoria a seguito della diffusione dell'audio, o di estratti della conversazione privata, dell'attore Raoul Bova al fine di accertare eventuali violazioni della normativa privacy e delle Regole deontologiche dei giornalisti. L'audio - sottolinea il Garante -, "diffuso senza consenso, proviene da una conversazione privata via chat tra l'attore e un soggetto terzo.

Il contenuto è stato successivamente rilanciato sui social, spesso accompagnato da post, video e vignette dal tono ironico o denigratorio, ottenendo un'ampia risonanza mediatica". L'Autorità - intervenuta a seguito del reclamo dell'attore - ha inoltre emesso un avvertimento nei confronti di tutti i potenziali utilizzatori dell'audio o di contenuti estratti dalla conversazione privata dell'attore, ribadendo che la loro ulteriore diffusione potrà comportare l'adozione di ogni provvedimento ritenuto opportuno, anche di carattere sanzionatorio

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