Bonus elettrodomestici 2025: fino a 200 euro di sconto, cosa c’è da sapere
L’incentivo fino al 30% per acquisti di grandi elettrodomestici Ue partirà con un voucher su PagoPa, ma servono rottamazione e attesa per il decreto

Il bonus elettrodomestici 2025 è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 e regolato con il recente decreto Bollette (ora legge), ma la sua applicazione ha subito alcuni ritardi. Manca ancora il decreto attuativo necessario per utilizzarlo, e non c’è una data in merito alla pubblicazione. Ecco come funziona la misura.
Il bonus elettrodomestici
Il bonus elettrodomestici ammonta fino a 100 euro (per tutti) e fino a 200 euro per famiglie con ISEE sotto i 25mila euro ed arriva a coprire al massimo il 30% della spesa. L’agevolazione si applica all’acquisto di grandi elettrodomestici come frigoriferi, forni, condizionatori prodotti all’interno dell’Unione europea ed è limitato ad un solo acquisto per nucleo a condizione che venga rottamato un analogo apparecchio di classe energetica inferiore. Comunque nel decreto attuativo, ancora atteso, ci dovrà essere anche l’elenco definitivo di quali elettrodomestici si potranno acquistare con lo sconto. Per ora si è fatto cenno solo agli "elettrodomestici di grandi dimensioni", in modo generico
Come funzionerà la procedura con PagoPa
Per ottenere il bonus, sotto forma di sconto in fattura, si dovrà accedere al portale PagoPa dove si potrà scaricare uno specifico voucher da presentare al punto vendita al momento dell’acquisto. Per accedere al portale in forma autenticata bisogna però disporre di una identità digitale Spid, oppure tramite smartcard utilizzando la tessera sanitaria o carta di identità elettronica.
Il problema per il made in Italy
La norma originaria faceva riferimento ad elettrodomestici ad alta efficienza energetica, non inferiori alla nuova classe energetica B, prodotti nel territorio della Ue con contestuale smaltimento dell’elettrodomestico sostituito. Il problema è che nelle classi B e A i prodotti realizzati nei siti italiani sono inesistenti o quasi e si sarebbe finito per avvantaggiare soprattutto produzioni effettuate in altri Paesi europei anche da marchi extra Ue come quelli asiatici.
La rottamazione del vecchio elettrodomestico
Di qui la correzione. L’emendamento stabilisce ora che sarà direttamente il decreto attuativo a fissare la tipologia di elettrodomestici incentivabili, che dovranno comunque essere «prodotti in uno stabilimento collocato nel territorio dell’Unione europea».L’acquisto dovrà prevedere il «corrispondente smaltimento dell’elettrodomestico sostituito di classe energetica», necessariamente - viene ora precisato - «inferiore a quella di nuovo acquisto».
Chi certifica la rottamazione
Questo è un altro punto che va chiarito. Lo smaltimento dovrebbe però essere fatto e certificato al venditore, per avere la certezza del rispetto della normativa dei rifiuti Raee. Secondo Altroconsumo, anziché parlare di smaltimento e rottamazione, sarebbe preferibile parlare di sostituzione, perché in alcuni casi gli elettrodomestici dismessi potrebbero essere rigenerati ed immessi sul mercato dell’usato riducendo così l’impatto sull’ambiente.
Compatibilità con gli altri incentivi
Il Bonus Elettrodomestici 2025 è indipendente dal precedente bonus mobili ed elettrodomestici legato alle ristrutturazioni edilizie, che rimane in vigore con caratteristiche differenti. Pertanto, è possibile cumulare i due benefici, purché si rispettino i requisiti specifici di ciascuno
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