Safilo, le richieste dei sindacati: «Integrare la cassa integrazione»

La risposta da Innovatek e Telios attesa per il 20 luglio
Francesco Dal Mas

Il sindacato chiede alla Safilo di integrare l’eventuale cassaintegrazione per i lavoratori che saranno assunti gradualmente dalla Innovatek e dalla Telios. Ieri pomeriggio, a Padova, si è tenuto un incontro fra la direzione del gruppo Safilo e i vertici sindacali di Filtcem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil. I manager dell’industria dell’occhialeria hanno preso buona nota delle richieste avanzate dalle parti sociali ma, prima di dare una risposta, hanno posto la necessità di un approfondimento. La risposta sarà data ad un prossimo appuntamento il 20 luglio.

Non si sa quanti dei 458 lavoratori oggi in carico alla Safilo dovranno attraversare periodi di cassaintegrazione prima di essere assunti dalle rispettive aziende. La Innovatek ha ipotizzato 40 assunzioni subito, 80 entro l’anno, fino a 120 nel 2024, fino a 208 nel 2025, quindi è presumibile che, se andrà in porto l’operazione con Carlo Fulchir, gli ammortizzatori sociali possano essere richiesti subito per 160 dipendenti e che almeno 130 debbano restare a casa, chi per un anno, chi per due. Per quanto riguarda Thelios, il piano industriale non è ancora definito, ma pare che non tutti i 250 tra operai ed impiegati possano essere subito inseriti in organico.

«È evidente che nessun lavoratore può perdere una parte consistente di salario restando parcheggiato in cassaintegrazione per lunghi mesi, fino a qualche anno» afferma Gianni Boato, della Cisl «è quindi altrettanto evidente che la Safilo deve farsi carico in qualche misura dell’integrazione del reddito. Da questo non possiamo prescindere». È già un segnale positivo, secondo le organizzazioni sindacali, che i rappresentanti del gruppo Safilo non abbiano detto di no. A Longarone si attende con ansia l’esito del confronto del 20 luglio. Intanto, però, non si spegne il dibattito sull’opportunità che una parte dell’azienda confluisca nell’area-Fulchir. La Cgil in particolare ritiene che l’imprenditore friulano debba fornire ulteriori garanzie (soprattutto sui tempi di assunzione dei propri collaboratori) rispetto al programma ipotizzato l’altro ieri, nell’incontro a Mestre con la Regione e la stessa Safilo.

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