Villa Sandi, vini analcolici in crescita a doppia cifra

Il presidente Giancarlo Moretti Polegato: forte richiesta dal mercato. I conti del gruppo nel 2024 hanno visto un fatturato di 132 milioni di euro, in miglioramento rispetto all’esercizio precedente

Maria Chiara Pellizzari
Il presidente di Villa Sandi, Giancarlo Moretti Polegato
Il presidente di Villa Sandi, Giancarlo Moretti Polegato

Crescono a doppia cifra, anno dopo anno, le vendite delle bollicine analcoliche di Villa Sandi, un segnale concreto dell’evoluzione del mercato del vino verso nuovi stili di vita.

«Il mercato del vino sta vivendo una fase di evoluzione, in cui il Prosecco resta un simbolo del made in Italy ricercato nel mondo e, parallelamente, un mercato sempre più attento al benessere, cresce la domanda di prodotti a basso contenuto alcolico o completamente analcolici».

A raccontare il trend è il presidente Giancarlo Moretti Polegato.

«Già da quattro anni produciamo una bollicina alcohol-free, da mosto d’uve bianche non fermentato, che conserva le caratteristiche dell’uva senza contenuto alcolico. Le vendite crescono a doppia cifra ogni anno, dimostrando una reale risposta a un’esigenza di mercato».

Un risultato che si inserisce in un quadro economico che si conferma solido. Nel 2024 Villa Sandi ha registrato un fatturato di 132 milioni di euro e un Ebitda Margin del 10,9%, entrambi in crescita rispetto all’anno precedente. «Villa Sandi continua a registrare un andamento positivo, con una crescita equilibrata e sostenibile – precisa Moretti Polegato –. La nostra strategia è orientata a consolidare valore e qualità, più che inseguire solo i volumi. Le prospettive per questo 2025 sono positive. Pur in un contesto che richiede prudenza e capacità di adattamento, ci avviciniamo a chiudere con volumi in linea con l’esercizio precedente».

Dal 2018 l’azienda ha avviato un ampio programma di investimenti in tecnologia e digitalizzazione dei processi produttivi, che prosegue oggi con lo sviluppo della digitalizzazione dei flussi di gestione del consumo.

«Poniamo grande attenzione alla digitalizzazione dei processi produttivi e, per il futuro, ci concentreremo su quella dei flussi di gestione del consumo – sottolinea il presidente –. Dopo gli investimenti nella centrale idroelettrica e nell’ampliamento dell’impianto fotovoltaico, oggi produciamo energia pulita sufficiente a coprire parte del nostro fabbisogno. È quindi fondamentale investire in tecnologie e sistemi che ci consentano di monitorare e controllare questi consumi, aumentando la consapevolezza e introducendo azioni di miglioramento».

La trasformazione tecnologica riguarda anche le attività agricole. Nelle diverse tenute del gruppo, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, l’intelligenza artificiale viene utilizzata per tradurre i dati in decisioni agronomiche mirate e rispettose dell’ambiente. «L’AI dialoga con la natura – spiega Moretti Polegato – e fornisce supporto nella pianificazione dei trattamenti, nella gestione idrica e nella raccolta dell’uva. La tecnologia non sostituisce l’esperienza umana, ma la amplifica, unendo sostenibilità, precisione e qualità».

L’export rappresenta circa il 70% del fatturato, con una presenza in oltre 130 Paesi.

«L’Italia rappresenta per noi le radici e il punto di partenza – osserva il presidente – ma l’export è da sempre una leva fondamentale per Villa Sandi. Gli Stati Uniti restano un mercato di riferimento, insieme a Regno Unito e Germania. In questo momento stiamo guardando con interesse a nuove aree in Asia, come Thailandia, Malesia e Giappone, ma anche in Africa e Sud America, in Paesi come Messico e Brasile».

La strategia per i prossimi anni resta chiara.

«Continueremo ad investire in soluzioni innovative, per migliorare qualità e sostenibilità ma anche per sviluppare nuove proposte che rispondano alle nuove richieste del mercato, inclusi i segmenti low-alcohol e alcohol-free». —

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