Saratoga presenta Viqi, il primo assistente virtuale per le cliniche dentali

L’azienda pordenonese lo presenterà all’Expodental meeting di Rimini il 18 maggio. Il ceo Patrizio Bortolus: «Non abbiamo mai smesso di investire e innovare». Costituita anche la newco Aixp e lanciata la SmartCabinet

Elena Del Giudice
Viqi, l'assistente virtuale by Saratoga
Viqi, l'assistente virtuale by Saratoga

Una newco, Aixp, e una novità mondiale: Viqi, il primo assistente virtuale, attivabile con comandi vocali, in grado di accogliere i pazienti e accompagnarli alla poltrona del dentista, e anche un simulatore 4.0, fondamentale per la formazione, e lo SmartCabinet che fornisce tutte le informazioni relative al contenuto della postazione di lavoro, comprese le date di scadenza della sterilizzazione degli strumenti chirurgici. «Il biennio del Covid è stato drammatico» ricorda Patrizio Bortolus, alla guida di Saratoga, azienda pordenonese leader nel design e nella produzione di unità di simulazione personalizzate per l’insegnamento, di arredamento professionale per studi dentistici e laboratori odontotecnici, fondata dal padre ormai 50 anni fa. E in un biennio a ordini prossimi allo zero nella business unit della simulazione, le alternative non potevano che essere «inventare e investire».

Viqi con lo SmartCabinet
Viqi con lo SmartCabinet

Ed è quel che in Saratoga è stato fatto, grazie alle possibilità - tecnicamente infinite - offerte dalla tecnologia, dall’informatica, dal digitale. «Partendo da qui abbiamo messo a punto Aixp, che è diventata una società, come piattaforma di e-learning utilizzabile da ogni tipologia di azienda, che rende possibile la formazione sincrona e a-sincrona, l’organizzazione di webinar, e tutta sul cloud - racconta Patrizio Bortolus -. Abbiamo anche sperimentato la realtà aumentata che rende possibile l’effettuazione di interventi di manutenzione a distanza, e siamo approdati sul Metaverso».

Nasce in Saratoga anche «il primo simulatore 4.0 a disposizione delle facoltà di odontoiatria». Una postazione di lavoro dotata di una sorta di manichino con il dettaglio delle arcate dentali, su cui gli studenti possono esercitarsi. «Un brevetto unico al mondo - sottolinea Bortolus - che abbiamo realizzato anche grazie alla collaborazione del Polo tecnologico di Pordenone -. Ogni strumento è dotato di rilevatori e l’attività dello studente viene quindi monitorata, registrata e può essere rivista». Una raccolta di dati utile a fornire indicazioni diverse: dalla postura più o meno corretta dello studente nel corso dell’attività, all’utilizzo corretto e la giusta inclinazione dello strumento.

Patrizio Bortolus davanti alla postazione dotata di simulatore 4.0 per le facoltà di odontoiatria
Patrizio Bortolus davanti alla postazione dotata di simulatore 4.0 per le facoltà di odontoiatria

E arriviamo alla SmartCabinet: apparentemente un piccolo schermo, delle dimensioni di un mini-Ipad, che fornisce informazioni sul contenuto della postazione: che tipo di strumenti ci sono, in quale cassetto, in che data sono stati sterilizzati e la scadenza del processo di sanificazione. «In ogni attività l’efficienza è cruciale, in un ambulatorio dentistico lo è ancora di più. Una corretta organizzazione migliora l’efficienza anche fino al +300%», ricorda Bortolus.

Patrizio Bortolus
Patrizio Bortolus

Infine Viqi. L’aspetto è quello di un piccolo robot, le dimensioni sono quelle di un bimbo di 5 anni, e il volto-schermo sorridente ha già conquistato i piccoli pazienti di un paio di studi dentistici «che hanno accettato la nostra proposta di sperimentarlo». Viqi è attivabile con un semplice comando vocale che lo invita ad andare ad accogliere il paziente, e il resto lo fa da sola: si stacca dalla base, si avvia verso l’atrio, chiama Mario Rossi e lo accompagna alla poltrona. Ma è anche in grado di trasportare strumentazione o materiale di consumo. «È anche questo un modo per liberare l’assistente del medico da un compito, consentendole di coadiuvare l’odontoiatra durante i trattamenti». Viqi sarà presentata, in prima mondiale, a Expodental meeting a Rimini il 18 maggio.

Una rivoluzione digitale quella di Saratoga, «oggi il 60% del portafoglio prodotti è digitale - conferma Bortolus -: un bel salto in un settore in cui siamo sempre stati pionieri», vocati alla ricerca e all’innovazione, «non a caso abbiamo partnership con una decina di università in tutto il mondo».

Risaliti ai 6 milioni di euro di ricavi, il Gruppo punta a superare i 10, di cui il 90% realizzato all’estero.

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