Ryanair raddoppia i traffici e valuta l’addio alla Borsa di Londra
Effetto Brexit per la compagnia low cost irlandese

MILANO La compagnia aerea irlandese Ryanair nel primo semestre del suo esercizio fiscale ha ridotto la perdita a 48 milioni di euro. Un risultato trainato da un'impennata del traffico grazie all'allentamento delle restrizioni legate al Covid.
Nella prima metà dell'esercizio precedente, il vettore aveva annunciato un rosso da 411 milioni di euro. Sempre durante i sei mesi da aprile a settembre scorso, il traffico è rimbalzato del 128% a 39,1 milioni di passeggeri contro i 17,1 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente, ha dichiarato il vettore low cost in una nota. La compagnia aerea sta inoltre considerando il delisting dalla Borsa di Londra per effetto di una «consistente riduzione degli scambi» nel corso dell'anno ed in coerenza con una «tendenza generale delle contrattazioni sulle azioni di società dell'Ue dopo la Brexit». Lo si legge in una nota in cui viene indicato che «la quotazione primaria nel mercato regolamentato di Euronext Dublino offre agli azionisti il grado di protezione più elevato». Le stime per l'intero esercizio 2021-2022 «saranno sfidanti» per Ryanair. «Con la curva delle prenotazioni ormai in fase avanzata - spiegano a Dublino - la ripresa del traffico richiederà una continua stimolazione sui prezzi».
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