Nuovi investimenti nel 2024 in Savio: «Il futuro del sito non in discussione»

Il ricorso alla cassa integrazione dovuto alla congiuntura

Confermate le scelte strategiche del piano industriale

Paola Dalle Molle

Paola Dalle Molle / PORDENONE

Nuovi investimenti in arrivo nel 2024 per rafforzare lo stabilimento a Pordenone. L’ annuncio di Savio arriva in risposta alle preoccupazioni espresse dalle forze sindacali per l’utilizzo della cassa integrazione, decisione che ha fatto temere per le sorti dello stabilimento stesso. Al contrario, è stato ribadito con fermezza da parte dei vertici aziendali, l’impegno a investire come previsto dal piano industriale.

«Sono in cantiere – spiega la società - nuovi reparti di lavorazione meccaniche e, oltre alle tre nuove linee produttive per la nuova roccatrice Proxima, presentata lo scorso anno alla fiera internazionale Itma, sta per essere avviato il magazzino automatico, unico esempio in Italia per integrazione tra logistica e sistema produttivo. I lavori strutturali verranno ultimati all’inizio dell’estate, entrando in funzione a pieno regime entro il 2024. I progetti e gli impegni del piano industriale, dunque, sono stati rispettati e realizzati ovvero in fase avanzata di realizzazione». Per quanto attiene ai timori per possibili spostamenti produttivi in Cina, Savio sottolinea che è presente nel mercato cinese dagli anni ’90 e dal 2006 con uno stabilimento di proprietà. La presenza internazionale di Savio con stabilimenti produttivi in Italia e in Asia (Cina e India), ha permesso all’azienda di essere uno dei protagonisti in ambito mondiale e di poter fronteggiare i concorrenti del settore. Lo stabilimento cinese continuerà a produrre roccatrici solamente per il mercato interno.

Ulteriori rassicurazioni giungono per la centralità dello stabilimento di Pordenone che continuerà a produrre roccatrici destinate a tutto il mondo oltre che gli altri macchinari, come il nuovo filatoio air-jet Lybra, la roccatrice per retrazione e voluminizzazione Volufil.

Sempre nello stabilimento pordenonese verranno realizzati nuovi prodotti, attualmente in fase di sviluppo. In particolare, a Pordenone oltre alla direzione strategica, risiede, infatti, il dipartimento di Ricerca&Sviluppo, il quale, con oltre 80 persone dedicate e altre assunzioni in corso, testimonia l’impegno Savio di continuare a crescere sul territorio.

«La direzione aziendale – dichiara ancora Savio – sta discutendo in questi giorni con la proprietà Vandewiele, nuovi investimenti per alcuni milioni di euro per il 2024 che si sommano agli investimenti previsti nel piano industriale legati a tecnologie innovative di robotica, automazione e logistica».

Infine, il ricorso alla cassa integrazione si conferma dovuto alla fase difficile che deve affrontare il settore a livello mondiale. «L’azienda è ben cosciente di quanto ciò possa influire negativamente sulla situazione economica dei lavoratori, tuttavia, è un doloroso passaggio, necessario per fronteggiare questo momento».

La decisione era stata annunciata ai lavoratori il 18 marzo scorso. In quella occasione si è parlato delle difficoltà contingenti e della necessità del contributo di tutti per uscire da una congiuntura fase negativa, affrontata con la consapevolezza di poter contare sul pieno supporto e sulla solidità finanziaria della proprietà. La realtà aziendale continua a erogare risorse «fornendo tutti gli strumenti affinché Savio sia pronta, e più forte di prima, quando il mercato riprenderà». Infine la società definisce come «ingiustificate» alcune uscite riportate dagli organi di stampa, «basate su fonti non verificate e su notizie false, che hanno prodotto effetti destabilizzanti» e preoccupazioni per i lavoratori. «Il futuro di Savio - è la secca conclusione - non è assolutamente a rischio».

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