Lusso, la MinervaHub presieduta da Matteo Marzotto: entro l’anno quota 300 milioni di ricavi
In arrivo tredici imprese che in complesso valgono 300 milioni di fatturato

Per Minerva è l’ora di accelerare. L’hub degli investimenti ideato da Matteo Marzotto ha annunciato una doppia acquisizione. La prima è Jato, realtà emiliana specializzata nel ricamo; la seconda è Meccaniche Luciane, azienda marchigiana del segmento stampi, fustelle ed utensili tecnici per calzature e pelletteria di Corridonia. Mentre la seconda operazione sarà completata entro fine anno, la prima è già arrivata al closing. Il doppio annuncio è stato fatto nel corso di un incontro organizzato da Marzotto nella sua casa milanese.
È stata anche l’occasione per fare il punto sulla società di investimenti, nata la scorsa primavera dalla fusione di Xpp Seven e Ambra Holding, quest’ultima facente capo all’imprenditore veneto. Le due società si sono fuse, con la prima che ha apportato quattro aziende (Galvanica Formelli di Arezzo; Koverlux di Bergamo, Sp Plast Creating di Fermo e Quake di Rossano Veneto, in provincia di Vicenza, attiva nel settore del ricamo automatico, specializzata in lavorazioni laser, applicazioni, stampa e alta Frequenza) e Marzotto due: Zeta Catene di Arezzo e Galvanica Formelli di Pisa.
Al nucleo iniziale si sono aggiunte le nuove realtà e altre seguiranno. «Il nostro obiettivo è continuare a sviluppare il business, combinando la crescita per linee interne, con acquisizioni laddove si presenteranno delle opportunità», ha raccontato Marzotto. «Il nostro Paese è leader mondiale di piccole realtà che esprimono un’eccellenza produttiva al servizio della creatività e della manifattura del lusso, abbracciando un’ampia gamma di competenze. Puntiamo ad aggregarle per affrontare insieme una stagione in cui le dimensioni sono fondamentali per restare competitivi», ha aggiunto. Con riferimento «sia alla capacità di resilienza durante le fasi di turbolenza della congiuntura, sia alla possibilità di fare investimenti».
La stessa Minerva è consapevole di questo aspetto, tanto da aver dato mandato alla banca d’affari Rothschild per «trovare un partner che ci aiuti ad accelerare il percorso di crescita». «Il gruppo cresce del 40%, anche più dei nostri clienti del lusso», ha rivendicato Franco Prestigiacomo, ceo del fondo internazionale private equity Xenon, che controlla Minerva Hub.
Entro l’anno di Minerva Hub dovrebbero far parte tredici imprese, che coprono quattro aree di accessori: i ricambi le pelli, plastiche&metalli e finishing, per un totale di 300 milioni di euro di fatturato. Con riferimento a Jato, Gianfranco Piras, presidente di Xxp Seven, ha ricordato che gli imprenditori di Jato, Giorgia Rapezzi e Jacopo Tonelli, diventeranno azionisti di Minerva, secondo un modello consolidato di crescita condivisa con le aziende che vengono via via aggregate all’hub. «Noi permettiamo di dare una continuità al loro lavoro e preserviamo le maestranze: se le perdessimo smarriremmo il nostro valore aggiunto», ha aggiunto Piras.
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