Intesa-Fondazione Bellisario: "Le imprese guidate da donne sono più resilienti"

MILANO. L'impresa a conduzione femminile ha dato prova di resilienza e capacità di adattamento durante l'emergenza coronavirus. È emerso al seminario on line su “La valorizzazione del talento femminile e la parità di genere come leva strategica per imprese competitive” promosso da Intesa Sanpaolo e Fondazione Bellisario, per celebrare le 90 imprese finaliste del premio “Women Value Company”.
Nel dibattito, a cui sono intervenuti tra gli altri Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario e Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, è emerso che le imprese a guida femminile si sono distinte per «la resilienza -è stato spiegato - e per aver attuato soluzioni complesse richieste dal nuovo contesto delineatosi col ricorso alla digitalizzazione».
Tra le 90 imprese finaliste, 10 sono venete: 3 padovane,1 veronese, 2 vicentine, 2 veneziane, 1 veronese e 1 trevigiana (in allegato le schede).
La speciale “Mela d’Oro” Women Value Company Intesa Sanpaolo sarà assegnata a una piccola e a una media impresa durante la cerimonia della XXXII edizione del Premio Marisa Bellisario “Donne ad alta quota”, in onda il 17 ottobre su Raiuno.

In Italia, 1.340.000 imprese sono guidate da donne: il 22% del totale, cresciute negli ultimi 5 anni a un ritmo molto più intenso di quelle maschili (+2,9% vs +0,3%), con un aumento in valore assoluto più del triplo (+38.080 vs +12.704).
La pandemia ha tuttavia bloccato questa crescita (-10.000 le iscrizioni di nuove aziende guidate da donne tra aprile e giugno rispetto allo stesso trimestre del 2019), a testimonianza del fatto che il peso più rilevante in quelle fasi difficili è ricaduto e ricade sulle spalle delle donne (fonte: IV Rapporto sull’imprenditoria femminile, Unioncamere – luglio 2020).
Proprio per valutare gli effetti dell’emergenza sanitaria e analizzare le principali strategie attivate per affrontare e gestire la crisi economica, la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ha coinvolto le 90 imprese selezionate per il premio Women Value Company in un’indagine ad hoc, da cui sono emersi alcuni approfondimenti oggi rappresentati nel webinar da Stefania Trenti, Responsabile Industry Research.
Nel medio termine, sono quattro le priorità individuate dalle imprese a guida femminile intervistate per rispondere agli shock: la digitalizzazione, da accompagnare con nuove modalità organizzative; la solidità patrimoniale, con la giusta attenzione al risk assessment; il capitale umano, valorizzato attraverso la formazione, la selezione e il welfare aziendale; la sostenibilità.
Più in dettaglio, emergono nelle aziende comandate da donne:
• buona resilienza per le imprese a guida femminile intervistate, grazie anche a una quota più elevata rispetto al resto dell’economia italiana di aziende che hanno potuto rimanere attive durante il lockdown, in funzione del tipo di attività svolta ma anche della forte capacità di reazione (tutte hanno adottato almeno una procedura di contrasto);
• elevata attenzione alle misure per garantire la sicurezza delle persone coinvolte nell’attività dell’impresa, attraverso l’introduzione di procedure di precauzione e contrasto alla diffusione del Covid-19 (distribuzione DPI, sanificazione, pulizia, ecc..), ma anche grazie a una maggior sensibilizzazione e informazione dei lavoratori;
• importanti processi riorganizzativi, tra i quali il più diffuso ha riguardato l’introduzione o l’estensione dello smart working che ha interessato 1 lavoratore su 3 nel periodo di lockdown ed è previsto assestarsi nel 2021 su livelli superiori al pre-crisi;
• forte attenzione al capitale umano, attraverso attività di formazione aggiuntiva del personale (42%) che è stata sviluppata in modo significativo sia tra le imprese più piccole (40%) sia tra quelle con più di 50 dipendenti (44%);
• soluzioni complesse e articolate richieste dal nuovo contesto che si è delineato. Le strategie più diffuse sono fortemente orientate al digitale e riguardano: l’introduzione e il potenziamento di soluzioni digitali (nel 61% dei casi), la riorganizzazione dei processi (52%) e la modifica e l’ampliamento dei canali di vendita (44%);
• particolarmente attive sul fronte digitale le imprese più grandi e strutturate, che si mostrano molto orientate anche alla ricerca di nuove opportunità sia in termini di beni e servizi offerti, sia in termini di rafforzamento competitivo attraverso l’acquisizione di competitor.
Oltre alla consolidata collaborazione con la Fondazione Marisa Bellisario, Intesa Sanpaolo, afferma la nota, si distingue per le numerose iniziative che promuovono la parità di genere, tanto da essere stata inserita nell’indice 2020 “Bloomberg Gender-Equality Index” (GEI), che valuta l’impegno e le azioni delle principali società quotate a livello globale. È inoltre riconosciuta da Equileap Research al secondo posto nella top 5 del FTSE MIB 40 nella classifica “2020 Gender Equality in Spain, Italy and Greece” e inserita al 76° posto nel Diversity & Inclusion Index di Refinitiv, indice internazionale che identifica le 100 aziende al mondo quotate in borsa - su 7000 analizzate - con i luoghi di lavoro più inclusivi, sulla base dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).
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