Illycaffè sbarca in Cina, Scocchia: «Più forti sui mercati globali»
Il gruppo conferma l’investimento a Trieste per il nuovo impianto di tostatura e annuncia un’accordo con Hangzhou Onechance Tech

Obiettivo Cina per Illycaffè che punta ad espandere il business nella patria del té. Il gruppo triestino guidato dalla Ceo Cristina Scocchia si è alleato con Hangzhou Onechance Tech (Chancemate), un gruppo da 800 milioni di capitalizzazione quotato sulla Borsa di Shenzen selezionato fra vari possibili partner dopo un lavoro di quattro mesi: «Si tratta di un accordo di distribuzione in esclusiva grazie al quale rafforzeremo la nostra presenza nei canali home e nell’online — spiega Scocchia — con l’obiettivo di triplicare il nostro giro d’affari in Cina entro il 2026. Diventeremo gli alfieri del caffè espresso in un mercato sterminato».
Si tratta di una grande sfida perchè i cinesi sono abituati a bere tè: «Abbiamo scelto di affiancare al caffè espresso tradizionale, una capsula di caffè solubile in acqua calda che si avvicina di più al gusto del consumatore cinese».
Illy, che ha una filiale a Shanghai da diversi anni, punta sulla qualità di un prodotto di fascia alta. Scocchia intende crescere sui mercati globali con il marchio dell’espresso Illy, oggi già presente in 140 Paesi, assecondando le diverse sensibilità e culture del consumo ma «senza tradire le nostre radici e il nostro dna».
I mercati sono in fase di espansione anche se la prosecuzione della politica monetaria restrittiva sui tassi della Bce -sottolinea la Ceo- rischia di deprimere la crescita. Entro fine anno Scocchia presenterà in cda il piano industriale aggiornato al 2027 che conferma gli investimenti a Trieste nel nuovo impianto di tostatura da 120 milioni: «I lavori sono iniziati in questi mesi».
Il cda ha anche intanto approvato il resoconto intermedio di gestione relativo al primo semestre del 2023. Nonostante l’aumento dei prezzi di caffè e energia e grazie a un piano di contenimento dei costi il fatturato al 30 giugno è cresciuto a 278,4 milioni con un balzo del 5% rispetto allo stesso periodo del 2022, con un risultato particolarmente positivo negli Stati Uniti (+16%) dove piace il caffè in lattina. In Usa, secondo mercato dopo l’Italia, corrono tutti i principali canali distributivi nonostante un impatto sfavorevole nel cambio con il dollaro: «Continuiamo a crescere a doppia cifra.
Il canale Ho.Re.Ca. negli Stati Uniti ha registrato un tasso di crescita del 27%, sostenuto da un tasso importante di acquisizione di nuovi clienti da un trend di costante incremento dei consumi medi. Corrono i canali tradizionali ma anche l’e-commerce (+20%) in forte espansione grazie alla partnership con Amazon». Anche l’Italia sta accelerando soprattutto nel canale horeca e e-commerce.
La redditività del Gruppo è in aumento del 21%, grazie a una crescita organica in tutti i principali mercati e ad una maggiore efficienza operativa: «Lo sviluppo in tutti i principali mercati, in particolare negli Stati Uniti e nei paesi chiave della zona Euro, dimostra l'efficacia delle strategie declinate nel piano industriale», sottolinea la Ceo.
L'aumento dell'out-of-home (+16%) conferma, inoltre, «la posizione di leadership nel segmento super-premium». Illycaffè è presente in 140 paesi e in tutti i maggiori canali dall’Horeca (hotel ristoranti e bar): «Abbiamo 176 punti vendita tra negozi e gestione diretta e franchising — ricorda Scocchia — e puntiamo a raddoppiare aprendo altri 150 franchising entro il 2026. E si avvicina lo sbarco in Borsa pianificato entro il 2026. Scocchia cita una vecchia battuta del Trap (mai dire gatto..): «È uno dei nostri obiettivi nell’orizzonte di piano — conclude la Scocchia — l’azienda si prepara a questo grande passo, ma la parola finale spetta ai soci. Decideremo in base ai risultati e al contesto macroeconomico».
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