Il Gruppo Manni spinge sul pedale degli investimenti in Fvg
Il gruppo veronese, 810 milioni di euro di fatturato nel 2021 di cui la metà realizzati con la business unit dell’acciaio, inaugura a Campoformido la nuova linea produttiva 4.0

Non si ferma, nonostante le tensioni legate alla guerra in Ucraina e con lo spettro della recessione che incombe, la crescita di Manni Sipre. Il gruppo veronese, 810 milioni di fatturato nel 2021, di cui la metà realizzati nella business unit acciaio, continua a spingere sul pedale degli investimenti. Anche in Friuli, dove ha appena inaugurato una nuova linea produttiva nello stabilimento di Campoformido. Si tratta di un impianto automatico per il taglio a misura e foratura di prodotti lunghi in acciaio.
L’investimento del nuovo impianto, che ammonta a circa 1 milione di euro, è inserito nel più ampio piano di gruppo che, nel 2022, ha coinvolto anche altri stabilimenti Manni Sipre, che in Italia conta siti produttivi, oltre che a Verona e in Friuli, anche nelle Marche, in provincia di Ascoli Piceno, a Crema, in Lombardia.
La fase espansiva riguarda in particolare il comparto siderurgico, che nel 2021 ha realizzato 410 milioni di fatturato, conta 400 dipendenti e serve 6 mila clienti. Quanto al sito di Campoformido, si distingue dal 2018 per crescita in termini di volumi (+24%) e di clienti acquisiti (+22%).
Le proiezioni per la fine del 2022 prevedono un trend positivo che punta a superare le 16mila tonnellate di acciaio venduto, con una spiccata propensione al mercato estero (in particolare Croazia e Slovenia), che compone il 25% del portafoglio clienti e circa il 40% del volume processato.

L’avvio della nuova linea, inaugurata alla presenza di Francesco Manni, presidente del gruppo, e dei sindaci di Campoformido e di Udine, Erika Furlani e Pietro Fontanini, si inserisce in un piano di sviluppo che negli ultimi quattro anni ha visto quasi raddoppiare il personale impiegato nel sito friulano, che oggi è di una ventina di addetti, con tre nuove assunzioni negli ultimi dodici mesi. L’investimento, che rientra nel Piano nazionale industria 4.0, sarà completamente integrato con il gestionale aziendale e permetterà la lavorazione di tutti i prodotti lunghi come travi, tubi, profili piatti e laminati mercantili.
L’obiettivo è quello di poter aumentare la capacità produttiva dello stabilimento, evadendo in tempi più rapidi le richieste dei clienti, senza perdere in efficienza e soprattutto qualità del prodotto. A rimarcare la fase espansiva del gruppo, che come ricordato da Francesco Manni dovrebbe trovare conferma anche nei dati 2022, i dati record fatti segnare nel 2021, un anno record per Manni Sipre, chiuso con una crescita del 60% rispetto al bilancio consolidato 2020, e un Ebitda di ben 54 milioni.
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