I progetti di Amb: «Le regole europee sul riciclo sono un’occasione per tutti»

Il regolamento Ppwr come problema per la filiera italiana del packaging alimentare? Non per noi. Il nostro è un gruppo che investe da oltre vent’anni sulla sostenibilità e siamo certi che il regolamento approvato da Bruxelles, pur non essendo esente da critiche, possa essere uno stimolo per un’ulteriore crescita nostra e del settore del Pet».
È il pensiero di Mario Barbero, amministratore delegato di Amb, gruppo friulano con sede a San Daniele specializzato nella produzione di film per l’industria alimentare. Con oltre 500 dipendenti tra Friuli (San Daniele e Amaro) e Inghilterra (Newcastle), Amb è controllata dal fondo statunitense Peak Rock Capital, ha una capacità produttiva di 120 mila tonnellate l’anno, un fatturato consolidato superiore ai 200 milioni e volumi di vendita cresciuti mediamente del 5% annuo dal 2014 a oggi.
Punto di forza del gruppo la capacità di produrre prodotti realizzati con quantità di materiale riciclato già oggi nettamente superiori a quelli previsti dal Ppwr (Packaging and packaging waste regulation), il regolamento comunitario che punta a una riduzione progressiva dei rifiuti da imballaggio, imponendo vincoli sempre più stretti sul riciclo e mettendo al bando l’utilizzo di plastica monouso. Obiettivi che non spaventano Amb, che non si unisce al coro di allarmi di altri player.
«Vediamo il Ppwr – spiega Barbero – come un’opportunità. Quello che serve non è un’attenuazione dei vincoli, ma una maggiore chiarezza delle regole e del loro rispetto, con controlli sulla rispondenza di quanto dichiarato in merito a qualità, quantità e tracciabilità dei materiali riciclati utilizzati negli imballaggi. Già oggi Amb è in grado di proporre film realizzati con il 100% di materiale riciclato e a loro volta riciclabili per la produzione di film alimentare: se il grosso della produzione viene realizzata attraverso il riciclo di bottiglie in Pet, con fornitori certificati, stiamo continuando a investire per creare un circuito chiuso di riutilizzo anche per le vaschette realizzate dai nostri film. In questa direzione c’è uno sforzo non solo nostro, ma di tutta la filiera, unita dal target di accelerare le tecnologie di riciclo».
Amb, in particolare, ha aderito nel 2021 al progetto Tray-Revive, con l’obiettivo di promuovere il recupero e il riutilizzo delle vaschette: un circuito virtuoso, come spiega la sustainability manager Swan Cecatto, che è già realtà per le vaschette in Pet, e che Abm punta a raggiungere anche per quelle multimateriale, realizzate in Pet e Pe. Traguardi, questi, che guardano non solo a obiettivi di sostenibilità, ma anche di diversificazione delle reti di fornitura.
«Continueremo a investire – spiega Barbero – per costruire un circuito chiuso di riutilizzo dell’imballaggio alimentare. Il Ppwr è una spinta importante in questa direzione ed è per questo che servono regole più chiare per sostenere lo sforzo, con la collaborazione di tutta la filiera, dall’industria del packaging fino ai nostri clienti, i brand dell’industria alimentare, coinvolgendo anche le istituzioni, la rete dei centri di recupero e trattamento dei rifiuti, i riciclatori e i consumatori, che vanno informati e sensibilizzati sui temi della sostenibilità, evitando demonizzazioni periodiche come quelle che hanno colpito in questi anni la plastica o in tempi più lontani l’alluminio. Se remiamo nella direzione giusta abbiamo grandi margini di miglioramento su riciclo e circolarità, con enormi vantaggi per l’ambiente e crescenti economie di scala, capaci di garantire una sensibile riduzione dei costi per i player del packaging e per l’industria alimentare». —
© RIPRODUZIONE RISERVA
Riproduzione riservata © il Nord Est